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Ghostbusters: Legacy

Regia di Jason Reitman vedi scheda film

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Marco Poggi

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La recensione su Ghostbusters: Legacy

di Marco Poggi
6 stelle

Questo nuovo film sugli acchiappafantasmi non delude con le atmosfere horror gotiche, però frena molto la sua componente d dark comedy, rimpiazzandola con un eccesso di malinconia e commozione. Clima da film degli anni'80 per ragazzi, con giovanissimi apprendisti, già abili alla prima uscita. Dedicato al compianto Harold Ramis.

Dopo il deludente riavvio al femminile del 2016, azzerato e ripudiato, tornano gli acchiappafantasmi cinematografici, ma questo nuovo film, diretto da Jason Reitman, figlio di Ivan, non delude con le atmosfere horror gotiche,  perché è un'enoma strizzata d'occhio ai veri fan della saga, però frena molto la sua componente dark comedy, rimpiazzandola con un eccesso di malinconia e commozione (sono passati 35 anni dall'ultima volta in cui i veri acchiappafantasmi sono ricomparsi sul grande schermo, era infatti il 1989, cioè dal seguito semi-repudiato dall'intero cast originale, Ivan Reirman incluso). Clima da film degli anni'80 per ragazzi, aggiornato al primo ventennio del terzo millennio, con giovanissimi apprendisti, che ricordano i Goonis, la banda di Elliot e E.T. e Sccoby Doo (davvero al gruppo di quattro manca solo il cane...o Slimer, che compare, ma con un nuovo look adulto), già abili alla prima uscita. Non male l'atmosfera campestre del film, anche se devo dire che la New York dei film del 1984 e 1989  manca un pò, bravino anche Paul Rudd nel ruolo del professore esperto in scosse sismiche, ma la vera protagonista è la ragazzina nerd nipote di Egon Spengler, che ricorda la Velma di Scooby Doo e persino Harry Potter, per via della sua intelligenza fuori dal comune e per i suoi occhiali trondi. Il film è dedicato a Harold Ramis, che voleva  un terzo capitolo della saga, ma non riesciva a rimettere insieme Bill Murray, Dan Aykroyd, Ernie Hudson, Annie Potts e Sigourney Weaver, che qui compaiono a sorpresa, rimpiangedo i "bei giorni" andati, quando, allegramente, negli anni'80, andavano in città a cacciar i fantasmi in città. Non è il capolavoro che si dice in giro, perché non arriva minimamente alla grandeur del film originale del 1984, però intrattiene ed è già tanto. La commozione, per quanto giiusta è troppa, quanto la malinconia, ripeto, le risate di gusto sono troppo poche, perché nessuno del nuovo cast (Paul Rudd, che poteva essere uno delle nuove star, incluso) è degno del poker originale, mi domando perché gli acchiappafantasmi debbenano prendersi troppo "sul serio", anche se in versione giovanile. Bah!

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