PRIME VIDEO
Nell'America degli anni '60, la giovane Sylvie, che aiuta il padre in un negozio di dischi in attesa di trovare una più regolare occupazione, conosce e si innamora poco per volta del timido sassofonista Robert, abile musicista che tenta di sfondare come componente di un quartetto jazz.
Il lavoro che il ragazzo accetta come commesso part time nel medesimo negozio di dischi, consente ai due di conoscersi e di frequentarsi, fino a renderli protagonisti di una intensa storia d'amore, probabilmente la prima vera per entrambi, che solo gli impegni del sassofonista finiscono poco tempo dopo per sviare, allontanando i due in maniera apparentemente definitiva.
Anni dopo invece ritroviamo Sylvie come apprezzata segretaria di direzione per la tv, in attesa di spiccare un salto di carriera e divenire lei stessa produttrice di spettacoli di intrattenimento gastronomico molto seguiti, nonché moglie di un uomo che ha saputo accettarla anche come ragazza madre con figlia a carico.
Robert, al contrario, la cui ascesa nel mondo della celebrità pareva incontenibile, oltre che rea di aver separato i due innamorati, dopo alcuni anni di successo come jazzista, sta soffrendo per gli effetti che un genere musicale più al passo con i tempi come quello del Motown sta arrecando ai danni del più rigoroso e sofisticato jazz, decisamente ricondottosi a tal causa a prodotto di nicchia, al punto da costringere l'uomo, nel frattempo tornato a frequentare Sylvie con la medesima passione, ricambiato da lei ma in gran segreto in quanto donna sposata, a cercarsi un lavoro a Detroit ben diverso da quello che si era prefigurato.
Ma l'amore tra i due riuscirà a superare anche questi ostacoli che la vita probabilmente talvolta mette dinanzi con apparente crudeltà, ma anche come una prova inequivocabile della unicità del rapporto che in questo specifico caso contraddistingue i due amanti.
Opera seconda del regista, sceneggiatore, attore e persino musicista Eugene Ashe, Sylvie's love è strutturato come una commedia ad alto tasso melodrammatico, che tuttavia appare condotta con estremo garbo e misura, fino ad una svolta classica e anche consolatoria, se proprio vogliamo, che tuttavia appare non solo coerente, ma anche perfettamente amalgamata al contesto e alla situazione, incastonata in una scenografia ed ambientazioni davvero ben studiate.
Una classica situazione di amore impossibile, che tuttavia le circostanze della vita, per quanto inizialmente assai avverse, riusciranno a riportare sul giusto percorso, riunendo ciò che l'ansia di viver da protagonisti ha separato.
Ma la forza del film è anche quella di non darsi mai così importanza da dare lezioni gratuite o retoriche di vita, o peggio ridursi a fare prediche sulla incoerenza tra le scelte professionali verso cui vertono caratteri giustamente ambiziosi e aperti alle sfide, e quelle del cuore, della famiglia e delle affinità di carattere, né tantomeno prestarsi ai ricatti di stampo civico-sociale, esulando per una volta l'intera vicenda, con un certo ben celato orgoglio, da intermittenze di carattere razziale legate a fenomeni di tristemente nota ed accertata intolleranza, di fatto assai comuni soprattutto nel periodo storico in cui è ambientata la vicenda.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta