Regia di Max Barbakow vedi scheda film
FESTA DEL CINEMA DI ROMA 15 - SELEZIONE UFFICIALE
Mi risulta difficile che possa essere un caso il particolare che, ad inizio film, la bionda ed esuberante, viziata ed egocentrica fidanzata del protagonista, di professione organizzatrice di matrimoni, chiami il suo ragazzo "marmottino mio".... Mi pare impossibile non risalire all'indimenticato "giorno della marmotta" su cui faceva perno il film culto sugli assurdi temporali che fu, in pieni anni 90, quello spumeggiante ed indimenticato Ricomincio da capo, spassoso gioiellino di Harold Ramis con Bill Murray mattatore assoluto, catturato in un lasso temporale che lo cosrtinge a rivivere all'infinito sempre la stessa, devastante giornata in un paesino del nord degli States.
In Palm Spring succede assolutamente (ed incredibilmente) la medesima cosa, ma coinvolge, oltre che al nostro ragazzo, pure la sorella della sposa. Tra i due, entrambi bizzarri ed irrisolti giovani ragazzi, nascerà una complicità che permetterà loro di uscire in modo laborioso da quella trappola temporale come due persone diverse e più realizzate, consapevoli ognuno finalmente delle proprie capacità e doti, sotterrate da troppa insicurezza ed indecisione prima latente.
Nonostante la palese, impegnativa impronta di un film capostipite, contro cui peraltro è impossibile competere, il primo lungometraggio di Max Barbakow funziona abbastanza, soprattutto grazie alla verve di un cast spumeggiante che funziona molto bene, e su cui si mettono in risalto il mattatore Adam Semberg, giovane brillante e scanzonato comico, quasi omonimo e molto simile, anche nella mimica, al più noto e maturo collega Adan Sandler. Nel ruolo della sua complice dimessa e un pò sfigata compare, la simpatica, mai vista prima Cristin Milioti, viso da topolino simpatico che sa sorprendere con scatti di inavvertita comicità refrattaria e sottotono, ne costituisce un valido, determinato contraltare.
Non meno importante il contributo fornito alla frizzante.commedia dal noto, apprezzato caratterista Premio Oscar J. K. Simmons.
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