Regia di Edson Oda vedi scheda film
Un film di cui si poteva francamente fare a meno! Potevano essere anche 18 o 365 giorni,il contenuto e le forzose strategie semamtiche messe in campo da Oda, pari ad una sorta di mesto e pseudopensoso hellzapoppin ,di certo non sarebbero stati oggetto di metatesi o di sequenziale partecipazione di senso da parte dello spettatore. Ma forse il numero nove é stato scelto quasi come equivalenza con i mesi della gravidanza? E forse in analogia con "After Life". non sarebbe stato meglio intitolare il film "Before Life"? Comunque, a parte il politicamente corretto datio dalla inclusione ergativa a "capi della baracca" di un attore di colore e di un asiatico, non si capisce chi comanda davvero... Forse Will é il "capo staff" e Kyo il "capo line"? Ma al di lá delle suddette considerazioni da sociologia aziendale, il film avrebbe potuto e dovuto essere piu' breve , e ció in quanto Oda impiega e fa mettere in bocca a Will un ripetuto frasario da ASL ,tratto dagli skills tipici della psicologia sistemica e transazionale o , peggio, alla Marzullo ( si faccia una domanda si dia una risposta ). Gli attori, tutti bravi , invero si danno da fare per recitare, pur negli iati interpretativi e nelle compresenze alla stregua di una riunione presso un centro d' ascolto per alcolisti anonimi , onde dare un pó di movimento e di "actio" al quadro d' insieme - su cui incombono non a caso schermi tv retró - che fanno, in certo modo ,da scudo all' eccessiva , lenta e prevedibile verbositá,a parte qualche scatto nevrotico, del " burocrate" Will .Il quale liberatosi finalmente dalla sua coartante assenza di pietas, si sfoga con un "non sense"alla Ionesco o alla Beckett in un improvvisata e , diciamo pure, istrioneca ( ma per il regista sicuramente catartica ) recita di alcuni versi di Walt Withman; ma non sarebbe stato meglio prendere invece spunto dal Minosse dantesco? Un film insomma da dimenticare!!!
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