Regia di Miranda July vedi scheda film
Famiglia disfunzionale di pezzentoni, morti di fame, ladri e truffatori, giringira per la città cercando di rubacchiare qualche dollaro che farebbe prima ad ottenere chiedendo l'elemosina - sì, sono sfigati falliti pure come ladri e truffatori. Insomma, questi sono peggio che alla frutta per 1.500 $ di arretrato sull'affitto, che per L.A. - città in cui vivono - sono una miseria (abitano infatti in un magazzino saponato che manco un barbone...), giusto per rendersi conto di che razza di pezzenti sono. La figlia ha un'idea un pelo più elaborata per raccattare qualcosa e, nel realizzarla, conoscono una ragazza, messa quasi peggio di loro per certi versi, che alla fine fungerà un po' da detonatore, per l'esplosione della famigliola e della disfunzionalità, e di un po' di saffismo che non guasta mai, fa sempre la sua porca figura (radical) chic - stantia, ormai un po' come i panorami innevati se agitati dei negozi di souvenir.
La classica cacatella che (almeno negli intenti, forse?) sembra non dica niente e invece dice tutto (ma de che? - comunque così ci si ripara da un certo tipo di critica) e sembra dica tutto ma invece non dice niente (perlopiù - e così ci si ripara dall'altro tipo), relativamente alla quale i critici non sentono la puzza nemmeno se gliela spiaccichi in faccia e anzi se ne cibano a sazietà (cfr. Rotten), satolli, osannandone la qualità culinaria. Fortunatamente quell'ignorante grossolano del pubblico ha, istintivamente, un olfatto che funziona meglio e l'olezzo lo sente da lontano. Ciononostante, un po' di grottesco e di surreale e gli interpreti la fanno arrivare alla sufficienza - forse.
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