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Horse Girl

Regia di Jeff Baena vedi scheda film

Commenti brevi
  • Lenta ed efficace discesa di una ragazza nella schizofrenia. Ma anche gli UFOfili avranno pane per i loro denti.

    commento di movieman
  • Una mente turbata ci sbomballa per tutto il film...azzo che noia e sofferenza....sbomballatevi un po' voi...

    commento di ezio
  • Stranissimo film. Tema intrigante, ma sviluppato in modo confuso. Buona la prova attoriale della protagonista

    leggi la recensione completa di Furetto60
  • La vita della timida Sarah è un cammino a ostacoli determinato dalla somma di tutte le sue insicurezze. Solo nei suoi pensieri sognanti si sente sicura. Così come quando rivolge le sue più miti attenzioni agli amati cavalli. Peccato che da una caratterizzazione interessante non ne sia scaturito un film che ne metta in risalto tutte le potenzialità.

    commento di Peppe Comune
  • Una parte della mente rimane ferma mentre un'altra inizia a ballare la riverdance trasportando entrambe - e il resto - altrove.

    leggi la recensione completa di mck
  • Parte bene per poi virare sul paranormale spinto e lì ci sarebbe voluta una grande regia. Purtroppo per lui Jeff Baena è solo un onesto mestierante ed infatti il suo lavoro assomiglia molto di più ad un inestricabile pasticcio che ad un capolavoro.

    commento di bombo1
  • a mck: vaffanculo te, ghezzi e tutti gli impostori intellettuali come te. Per i moderatori che interverranno per censurarmi: non ho torto io se li/vi mando affanculo: è legittima difesa (più che altro verso terzi). Viva le scienze sociali, abbasso la "cultura umanistica" gentiliana e fascista (di merda). Ah, dimenticavo: andate affanculo.

    commento di irvine
  • Film di una complessità infinitamente superiore alle medie delle produzioni Netflix, di lettura non semplicissima. Alison Brie (che già apprezzavo da tanto) qui alla prova della maturità, davvero bravissima a interpretare un personaggio piuttosto complicato.

    commento di silviodifede
  • Sulle divagazioni di una narrazione che mette in campo situazioni e personaggi fuori quadro o senza sbocchi, prevale il senso sottile di un disagio umano che ribalta il consueto ordine tra realtà e apparenza con cui in genere guardiamo al disagio mentale : non spia di una insanabile patologia, ma risorsa di una insospettata capacità di astrazione.

    leggi la recensione completa di maurizio73