Regia di Antonio Pantoja vedi scheda film
Notevole esordio per un regista che omaggia, con gusto e originalità, l'horror degli anni '80. One must fall si è portato a casa diversi riconoscimenti, anche se solo a distanza di un anno ha trovato la via della distribuzione (streaming e home video).
Louisville (Kentucky). Licenziata dal lavoro, Sarah (Julie Streble) accetta di essere assunta in una ditta che si occupa di ripulire ambienti diventati "scene del crimine". Finisce così per indossare una tuta hazmat e prendere servizio in un edificio -una vecchia fabbrica imbrattata in maniera considerevole- al cui interno il sanguinario e spietato serial killer (Barry Piacente), responsabile della mattanza, è ancora in agguato.
Interessante debutto nel lungometraggio per Antonio Pantoja, italo-ispanico attivo negli USA ed evidentemente appassionato di horror anni '80. Il regista, con One must fall infatti propone una vicenda ambientata in quegli anni (uno dei personaggi si lancia nella battuta: "Trump potrebbe diventare Presidente degli Stati Uniti)", e gioca proponendo scenari d'antan dove risalta il manifesto Goonies, affiancato ad alcuni numeri della rivista a fumetti (dell'epoca) Mad. Per confermare le sue preferenze, Pantoja offre un cameo (come medico forense, sboccattissimo) a Lloyd Kaufman (il creatore dell'Universo Troma). Gioca con il registro della commedia, spalmata all'inizio e in chiusura, ma in zona centrale propone un horror con i fiocchi. La figura del serial killer -mosso da ludica e insensata malvagità- può tranquillamente essere affiancata a quella dei più celebri e spaventosi assassini sanguinari apparsi sugli schermi. Lo splatter si manifesta in quattro o cinque momenti girati in stato di grazia, e nel complesso il tutto è inserito all'interno di un film organicamente compiuto, dove dialoghi interessanti e una colonna sonora azzeccata chiudono positivamente un lavoro nettamente superiore alle aspettative. In questo caso, i riconoscimenti che Pantoja si è portato a casa sono più che comprensibili.
Citazione
Sarah sta per soccombere sotto la follia del killer, quando impreca di risparmiarla perché madre di un bambino. La risposta che riceve non è quella sperata: "Edgar Allan Poe è cresciuto orfano. Anche tuo figlio starà bene. A meno che non mi incontri."
"Il male possiede una voce poderosa che desta le anime volgari e le riempie d’ammirazione, mentre il bene è largamente muto." (Honoré de Balzac)
F.P. 16/12/2019 - Versione visionata in lingua inglese (durata: 85'31")
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