Regia di Eric Rohmer vedi scheda film
Per quanto datato nel suo sfrontato intellettualismo e a tratti farraginoso nello sviluppo narrativo, LA COLLEZIONISTA rimane ancora oggi un gioiello imperdibile per chi ama il cinema di Rohmer.
Innanzitutto è la pellicola in cui il cineasta francese sperimenta, per la prima volta, il colore e lo fa avvalendosi dello straordinario contributo fotigrafico di Nestor Almendros, successivo collaboratore per altri grandi registi come Malick (I GIORNI DEL CIELO), Scorsese (LEZIONI DI VERO) e Joffe (MISSION). Dal punto di vista visivo il film ruba l'occhio a ogni inquadratura, caricando l'opera di un raffinatissimo naturalismo cromatico, in cui i caldi colori d'estate si sposano con uno sguargo entomologico particolarmente attento nel ritrarre in modo oggettivo il rapporto uomo-natura. Più che in altri film dello stesso regista, ne LA COLLEZIONISTA la visione si carica di chiare metafore filosofiche che, perfettamente in linea con l' incisività di dialoghi e voce fuori campo, contribuiscono a quella fusione rohmeriana ineguagliabile e assolutamente unica tra immagine e parola.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta