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A Quiet Place 2

Regia di John Krasinski vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su A Quiet Place 2

di axe
6 stelle

Dopo alcuni anni dall'uscita di "A Quiet Place - Un Posto Tranquillo", il regista John Krasinski dirige questo seguito, il quale racconta brevemente come ebbe inizio l'invasione terrestre da parte di una specie aliena - priva di occhi, ma dotata di un udito finissimo che consente ai propri esemplari di individuare le prede, gli uomini - per poi tornare a seguire le vicende della famiglia Abbott, ora composta da Evelyn ed i suoi tre figli. I quattro trovano rifugio, tra molte difficoltà, presso uno stabilimento industriale occupato da un'altra persona, la quale trova rifugio nei numerosi vani insonorizzati del luogo. Scoperta l'esistenza di un segnale radio che trasmette sempre lo stesso brano, Regan, figlia sorda di Evelyn, sceglie di partire per trovare l'emittente, con l'idea di utilizzarla per diffondere un segnale sonoro modulato ad una frequenza tale da stordire le creature extraterrestri. Si mette, pertanto, in viaggio, contro la volontà degli altri umani, attraversando terre popolate da soggetti ostili, non solo di natura aliena. L'interazione con ulteriori superstiti, alcuni amichevoli, altri, inselvatichiti, molto meno, è la novità di questo sequel, che ho trovato meno interessante rispetto l'episodio precedente. Apprendiamo poco di nuovo circa gli invasori alieni; mostrano di avere una natura belluina, agendo più su spinta di stimoli ed istinti che di una vera e propria intelligenza. La finezza dell'udito compensa altre deficienze, ma è quanto meno strano che creature tanto coriacee si lascino mettere al tappeto da comunissime alte frequenze e ... non tollerino l'acqua. Evelyn, rimasta vedova, fa del suo meglio per proteggere la prole, muovendosi continuamente ma con la massima cautela. La volitiva figlia adolescente con difficoltà uditive, Regan, sfugge al suo controllo per verificare la fondatezza di una teoria circa l'esistenza di una colonia umana presso un'isola. In conseguenza di ciò, l'uomo che ha accolto la famiglia Abbott si pone alla sua ricerca, condividendo con Regan pericoli e scoperte, mentre Evelyn rimane presso il rifugio, che si rivela essere, in realtà, non molto sicuro. La narrazione procede per binari paralleli, mostrando le vicissitudini, ora dell'uno, ora dell'altro nucleo. L'ambientazione non è molto originale; trattasi di una classica provincia americana privata all'improvviso della presenza umana. La tensione è piuttosto elevata; l'estrema aggressività degli esemplari alieni e l'oggettiva difficoltà che trovano i personaggi nel vivere senza far rumore rende precaria l'esistenza umana. I toni sono drammatici. Tra gli attori, troviamo buona parte del cast utilizzato nel prequel. Emily Blunt intepreta il personaggio di Evelyn Abbott; Millicent Simmonds, giovanissima attrice realmente sorda, è Regan Abbott. La visione è gradevole; ma il film è privo di quei connotati di novità riscontrabili nell'episodio precedente. Confido in un qualcosa in più, sotto questo aspetto, nel sequel, già in preparazione.

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