Regia di Samuel Fuller vedi scheda film
VOTO 7,5 CAMERATISTICO Tesissimo e realistico film di guerra con un ritmo ed una concitazione da documentario. Fuller a parte la retorica dell'eroe (nel finale troppo esagerata e propagandistica, la parte più discutibile della pellicola) non si interessa dei diversi schieramenti, dei motivi politici, ma prendendo spunto da un combattimento lo analizza militarmente e umanamente, rimanendo sempre attaccato ai soldati, alle loro paure (esemplare la sequenza a giro dei pensieri della truppa). La morte arriva improvvisa e casuale, la follia della guerra è totale e solo il cameratismo e l'accettazione del destino tragico permette di uscirne vivi. Pochi film possiedono azioni militari con tempi così perfetti e tecnicamente realistici, tanto da rischiare di girare un war-movie su di una singola operazione (breve), dove gli scontri sono rapidi e la maggior parte della durata del film è occupata da accurati e perfetti approfondimenti psicologici.
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