Michele sta badando al pascolo di un gregge nella campagna sarda. Tre banditi che hanno rubato alcuni maiali si fermano nella sua capanna: Michele vorrebbe che i tre si allontanassero, ma sopraggiungono i carabinieri che hanno uno scontro a fuoco con i briganti; un milite viene colpito e perde la vita. A questo punto, Michele deve scappare per non essere incolpato come complice: ma un mandato di cattura è già stato spiccato nei suoi confronti, e lui cerca di raggiungere una zona franca con il gregge...
Note
De Seta curò la produzione, la fotografia, il montaggio e la sceneggiatura e ottenne il premio per la migliore opera prima a Venezia.
Spettacolo ASSOLUTO!!
Come la giustizia diventa giustiziatrice e distrugge le persone...
Splendido film in b/n con paesaggi e interpreti magnifici.
C'è chi si fa le pippe sui codici civile e penale e chi sgobba fino alla morte per un tozzo di pane... e oggi è ancora così... anzi peggio!!
10 dieci
Terra dura,vita dura, gente dura,poche parole; come un onesto possa diventare ladro.Uno spaccato di un periodo non troppo lontano,anche se 60anni sono molti. Ottime recitazioni, documentaristiche efficaci.Un bianco e nero che valorizza il contesto.Buona prova del regista. Voto 7
Film splendido, tra i migliori di quella irripetitible stagione del cinema italiano. Accostabile al quasi coevo "Il tempo si è fermato", esordio al lungometraggio di Ermanno Olmi, per la capacità di coniugare la lezione documentarista degli anni 50 con la poesia dello sguardo "d'autore" delle nuove leve cinematografiche. Non c'è solo il recupero neorealista in questa memorabile tragedia… leggi tutto
Dopo una nutrita serie di brevi documentari - girati negli anni '50 - sulla vita delle popolazioni povere nell'Italia insulare, ecco che De Seta esordisce nel lungometraggio a soggetto, ormai prossimo ai quaranta (classe 1923). Soggetto, sceneggiatura (insieme a Vera Gherarducci), montaggio (con Fernanda Papa), fotografia e regia: tutto di Vittorio De Seta, produzione compresa. La forza di… leggi tutto
Scarno, asciutto, ma non per questo meno efficace: "Banditi a Orgosolo" ci restituisce un neorealismo anni '60 dando, nello stile tipico di De Seta, un valido resoconto poco romanzato della realtà sarda in un tempo che sembra sospeso, ma che è solo il più prossimo dei passati. Un cinema che sa essere didattico ed al tempo stesso narrazione affascinante, fatta più di…
Sulle montagne intorno ad Orgosolo un pastore Michele è al pascolo col suo gregge e il suo piccolo fratello. Si trova per puro caso ad incrociare la strada di un gruppo di banditi in fuga dalla polizia. Dopo aver passato del tempo insieme, i banditi sono costretti a fuggire ed uccidere un carabiniere. Michele interrogato dice di non sapere nulla e temendo il peggio si da alla macchia.…
Dove eravamo rimasti?... Cahiers du Cinéma, si diceva: dopo Resnais e Rivette tocca ora a Rohmer guidarci alla scoperta dei suoi gusti e delle sue recensioni così come sono apparse sui Cahiers negli anni…
Cronaca di una fuga. Il pastore Michele (Cossu) viene ingiustamente accusato dell'omicidio di un carabiniere durante un conflitto a fuoco con alcuni banditi del Supramonte. La sua unica colpa è che il fattaccio è accaduto nella sua capanna. Con le pecore e il fratellino al seguito, decide allora di scappare per i monti della Sardegna. Il documentarismo programmatico di Vittorio De…
" Egli era oggettivo senza rimorso e senza remissione, come lo sono tutti coloro che vivono nelle terre del sole " ( D.H.Lawrence, Giovanni Verga:1937) L'unica parola spendibile per questo film è quella di capolavoro. Non c'è altra qualifica possibile per un opera che nemmeno si fà sfiorare dai limiti retorico-bozzettistici di molto cinema italiano. Il neorealismo di De Seta è…
Film splendido, tra i migliori di quella irripetitible stagione del cinema italiano. Accostabile al quasi coevo "Il tempo si è fermato", esordio al lungometraggio di Ermanno Olmi, per la capacità di coniugare la lezione documentarista degli anni 50 con la poesia dello sguardo "d'autore" delle nuove leve cinematografiche. Non c'è solo il recupero neorealista in questa memorabile tragedia…
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Commenti (2) vedi tutti
Spettacolo ASSOLUTO!! Come la giustizia diventa giustiziatrice e distrugge le persone... Splendido film in b/n con paesaggi e interpreti magnifici. C'è chi si fa le pippe sui codici civile e penale e chi sgobba fino alla morte per un tozzo di pane... e oggi è ancora così... anzi peggio!! 10 dieci
commento di BradyTerra dura,vita dura, gente dura,poche parole; come un onesto possa diventare ladro.Uno spaccato di un periodo non troppo lontano,anche se 60anni sono molti. Ottime recitazioni, documentaristiche efficaci.Un bianco e nero che valorizza il contesto.Buona prova del regista. Voto 7
commento di stany11