Regia di Matthew Williams vedi scheda film
Amatoriale girato con due soldi, scritto e recitato alla meno peggio, doppiato da cani, ma con qualche spunto intrigante e un finale che lo rende di certo meritevole di visione.
Un gruppo punk, in compagnia dell'omicida Blasphemous Rex, prende di mira una fattoria e, in particolare, un agricoltore obeso e apparentemente innocuo, finché quest'ultimo si rivela in grado di difendersi nel migliore dei modi, arrivando addirittura a capovolgere la situazione in sfavore degli aggressori.
Nascosto dietro lo pseudonimo di Vernon Metzinger, nome con il quale ha diretto due film amatoriali (Presidents day massacre e Thunder boat), Matthew Williams esce allo scoperto. Scrive, produce, edita e gira questo Maniac Farmer, classico thriller in parte originale per la sovversione dei ruoli. Il maniaco pluriomicida Blasphemous Rex (interpretato da Tyler Caldwell) a forza di intromettersi nelle altrui proprietà trova finalmente pane per i suoi denti. Il fattore coinvolto nell'aggressione è un tipo ben più strano di lui, come dimostra lo scheletro della madre accudito in casa, l'ampia dotazione di armi da fuoco di cui dispone e la scelta di ridurre in macinato uno dei due delinquenti che hanno accompagnato Blasphemous nella tenuta. L'idea non è certo una novità, ma bisogna riconoscere che diventa quasi impossibile a distanza di 120 anni dalla nascita del cinema trovare spunti davvero innovativi. Il problema qui, come nella maggior parte degli esordi da parte di aspiranti cineasti americani, è l'approssimazione che ricopre ogni settore, a cominciare dai pessimi attori. Benché Tyler Caldwell abbia portato a casa un premio come miglior interprete (Horror in the Hills Film Festival, 2018), Maniac farmer soffre di recitazioni improvvisate, spesso ridicole. Alle quali vanno aggiunti dialoghi demenziali e prolissi (sparati a raffica come da usuale ritmo frenetico che batte bandiera a stelle e strisce), una mediocre fotografia e riprese con macchina a mano che fanno più spesso venire il voltastomaco. Senza dimenticare un doppiaggio incredibile, mai visto prima in un film, nel quale i protagonisti muovono le labbra casualmente (probabilmente senza proferire battute) con le parole, inserite in fase di registrazione audio, per nulla sincronizzate. Ovviamente girato con due soldi (imdb segnala un budget di 2.000 dollari!), proprio in virtù di questa totale improvvisazione (e di un finale catartico e -una volta tanto- giusto) merita comunque una visione. Mentre Williams potrebbe certamente ritentare in ruolo di regista, cercando di girare con una produzione più sostanziosa e, magari, facendosi aiutare in sceneggiatura.
"La violenza tra i giovani è un aspetto del loro desiderio di creare. Non sanno come usare la loro energia in modo creativo, così si comportano diversamente e distruggono ogni cosa." (Anthony Burgess)
F.P. 30/11/2019 - Versione visionata in lingua inglese (durata: 71'15")
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