La recensione su Death of Me

di undying

5 stelle

In attesa di rimettere mano all'atteso sequel di Saw (Spiral - L'eredità di Saw), Darren Lynn Bousman si trova coinvolto in un progetto mediocre a causa di una pessima sceneggiatura, scritta malamente e in grado di azzerare l'ottima messa in scena.

Christine (Maggie Q) e il marito Neil (Luke Hemsworth) - in vacanza a Little Ko Kut, una piccola isola al largo delle coste thailandesi - si svegliano una mattina senza avere ricordo della serata precedente. I due scoprono di aver registrato gli eventi: in un locale hanno bevuto una potente sostanza allucinogena, nota come "nam man prai", a seguito della quale Neil, dopo avere fatto sesso con la moglie, la uccide strangolandola. Christine e Neil, perplessi per quanto visto - dato che Christine è viva e vegeta - vengono ulteriormente allarmati dalle notizie dei telegiornali, che annunciano l'arrivo di una tempesta. Ogni tentativo di fuga dall'isola finisce in un nulla di fatto: inizialmente per la perdita del passaporto, poi per una serie di eventi che sembrano legati a tutti i residenti dell'isola e soprattutto a un medaglione che é stato offerto a Neil.

Il giovane Darren Lynn Bousman, sceneggiatore e regista dei migliori seguiti di Saw - L'enigmista, da tempo ha cercato di allontanarsi da quel tipo di horror viscerale e splatter. Lo abbiamo ad esempio incrociato in occasione delle recensioni su Alleluia! The devil's carnival, Abattoir e St. Agatha. Film non molto riusciti a causa di sceneggiature poco efficaci, ma che dimostrano il tentativo di Bousman di trattare l'horror anche nelle sue declinazioni più sottese e meno spettacolari. Purtroppo anche nel caso di questo Death of me, il risultato finale non arriva a soddisfare le aspettative. Se infatti location, attori e regia sono i punti forti del film, ancora una volta a rendere mediocre il tutto è uno script (realizzato a sei mani) che tenta di ripercorrere il clima allucinato de Il serpente e l'arcobaleno, miscelando il tema del complotto alla Rosemary's baby con il cult The wickerman. Lo spunto iniziale (la registrazione dell'omicidio di Christine) ha un suo originale e intrigante effetto che purtroppo, a lungo andare, perde senso e significato. Per quasi tutta la durata del lungometraggio infatti gli autori optano per mostrare una serie di allucinazioni, vittima Christine, ridondanti (alcuni isolani senza occhi e con le bocche cucite) e purtroppo prevedibili e ripetitive.

Death of me regge per tutta la prima parte, per poi crollare a metà tempo senza più recuperare l'attenzione dello spettatore, ormai deluso dalla piega di una storia (il cui fulcro è il sacrificio umano) che non riesce più a convincere e, quel che è peggio, non interessa più seguire a causa di uno sviluppo decisamente improvvisato.

Verrà rilasciato (in streaming e home video) nel mese di ottobre in buona parte del mondo (Italia esclusa), mentre Bousman da tempo ha in programma un ritorno al passato, essendo impegnato alla realizzazione dell'annunciato Spiral - L'eredità di Saw. E, a questo punto, forse è un bene che rimetta mano alla serie nella quale ha saputo dare il meglio di sé come regista.