Regia di Jean Garret vedi scheda film
Dramma brasiliano dalle insistite sfumature erotiche, che risalta per la grazia della sensuale protagonista.
Maria (Angelina Muniz) sconta la condanna in prigione per avere ucciso Rufino (Luigi Picchi), suo amante che l'ha obbligata a prostituirsi mutandole anche il nome in Karina. Tuttavia la ragazza trova nell'avvocato Sheila (Rosina Malbouisson) un ottimo difensore, un nuovo affetto e soprattutto la speranza di ricostruirsi una nuova vita, una volta uscita dal carcere.
José Antônio Nunes Gomes (1946 - 1996), di origine portoghese ma adozione brasiliana, con lo pseudonimo di Jean Garret ha realizzato 18 pellicole, in un arco temporale di soli undici anni (1975 - 1986). Per lo più si tratta di film drammatici, spesso però fortemente erotici come nel caso di questo inedito (in Italia) Karina, objeto do prazer. Lungometraggio che per certi versi sembra avere una base comune a Emanuelle e Françoise - Le sorelline (Joe D'Amato, 1976), trattando di un amante perverso e sadico che sottopone la sua compagna a diverse aberrazioni sessuali. Rufino infatti obbliga Karina a giacere con il figlio di prime nozze, la costringe ad assistere ad accoppiamenti tra cavalli (con scene di penetrazione a vista) e arriva a offrirla come un oggetto per aver perso giocando a carte.
Karina, objeto do prazer: Angelina Muniz
La sceneggiatura è piuttosto intensa e prevede scene di nudo per lo più castigato e autocensurato. Anche se resta impressa la lunga sequenza di seduzione tra uno sconosciuto e Karina, durante un caldo approccio in una sala casinò che vede i due poi allontanarsi e pronti ad accoppiarsi, nonostante la presenza di Rufino. Film povero, con scenografie modeste e una colonna sonora quasi inesistente, eccezion fatta per l'inserimento del bellissimo pezzo di Jean-Michel Jarre (Chants Magnétiques, part 2)*, del classico Sonata al chiaro di luna di Beethoven e del poema sinfonico Una notte sul monte calvo (brano utilizzato anche da Lamberto Bava in Body puzzle - Mysteria, 1992). Angelina Muniz (classe 1955), bellissima e sensuale protagonista, appare raramente come attrice avendo interpretato solo una manciata di film, ma è diventata celebre in Brasile per l'assidua presenza in serie televisive. Angelina debutta ventitreenne proprio in una fiction nel lontano 1978 (Sinal de alerta) e a quel mondo rimane legata, sino ad anni recenti (l'ultima nella quale compare, Belaventura, è del 2017).
"La bellezza è il nome di qualcosa che non esiste,
che io do alle cose in cambio del piacere che mi danno."
(Fernando Pessoa)
* Chants Magnétiques, part 2 (Jean-Michel Jarre )
Clip
F.P. 13/02/2021 - Versione visionata in lingua portoghese (durata: 83'37")
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