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Terrore ad Amityville Park

Regia di Norman J. Warren vedi scheda film

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La recensione su Terrore ad Amityville Park

di undying
3 stelle

Titolo diventato di culto, nonostante sia opera girata frettolosamente e con molta improvvisazione da Norman J. Warren, uno dei cineasti britannici (assieme a Pete Walker) da sempre sovrastimato da parte dei nostalgici del cinema horror anni Settanta/Ottanta.


locandina

Terrore ad Amityville Park (1981): locandina

 

Inghilterra. L'alieno Kator (Barry Stokes) è in missione esplorativa sulla Terra, sottoforma di sembianza umana con il nome di Anders Anderson. Per una serie di coincidenze viene notato da una coppia lesbica - vegetariana ma che pratica la caccia! - in crisi relazionale, composta da Josephine (Sally Faulkner) e Jessica (Glory Annen), con la quale entra in intimità venendo presto invitato a sostare nella loro abitazione. Kator/Anderson non ama piatti vegetariani, ma apprezza invece volpi, conigli e galline: prede con le quali regolarmente si nutre. Prova anche a camminare sull'acqua, sprofondando in uno stagno, ma viene soccorso dalle due ragazze che, nonostante gli insoliti atteggiamenti dimostrati dell'ospite, piuttosto di farsi domande sulla sua identità, arrivano invece al contrasto di coppia. Infatti una di loro non è insensibile al fascino di Anderson.

 

"Ho appurato che gli esseri umani costituiscono un ottimo nutrimento, e sono facili prede." 

(Kator/Anderson)

 

Barry Stokes

Terrore ad Amityville Park (1981): Barry Stokes

 

Definito come il capolavoro di Norman J. Warren [1], Terrore ad Amityville Park è un pessimo esempio di cinema (finto) horror con deviazione fantascientifica e, in forma originale, anche erotica. Non mancano infatti momenti di nudo, animati dalle due protagoniste in tenera intimità nella camera da letto ed è persino proposta una lunga e paradossale sequenza su un party a tre, con l'extraterrestre travestito da donna. Girando senza supporto di effetti speciali, con dialoghi tra l'alieno e l'invisibile "nave comando" effettuati mentre viene inquadrata dall'esterno la finestra di una casa illuminata, Warren punta sull'effetto shock dato da un paio di momenti splatter, assenti nella versione italiana. Realizzati anche questi in maniera approssimativa, con il look dell'alieno che muta quando diventa aggressivo (effetto risolto con scapigliatura del protagonista e applicazione d'un naso da cane, lenti a contatto colorate e denti da vampiro posticci).

 

Barry Stokes

Terrore ad Amityville Park (1981): Barry Stokes

 

Warren è uno dei tanti registi di serie B da sempre sopravvalutati, pur avendo diretto pellicole che travalicano abbondantemente il trash [2]. Terrore ad Amityville lo dimostra ampiamente, essendo un lungometraggio sviluppato sulla base di una sceneggiatura scritta in corso d'opera (improvvisata sul set durante le riprese, per mano di Max Cuff e Quinn Donoghue) che non porta da nessuna parte, costringendo i protagonisti a sfiancanti dialoghi inefficaci e piuttosto casuali (poco esistenziali, nonostante l'anomala particolarità della coppia omosessuale). Il regista effettua riprese in maniera anonima (cioè a dire abbastanza male) nello stesso asfissiante set per tutta la durata del film. La storia si svolge quasi interamente all'interno dell'abitazione, con qualche divagazione en plen air (tipo l'aggressione di Kator a una coppietta in macchina o il lungo e insensato sketch che lo vede sbracciarsi, urlando a squarciagola, in uno stagno melmoso - in realtà una discarica - dove chiaramente "si tocca il fondo con i piedi").

 

Sally Faulkner, Glory Annen

Terrore ad Amityville Park (1981): Sally Faulkner, Glory Annen

 

Completato utilizzando una macchina a mano in soli dieci giorni di tempo, con abiti di scena corrispondenti a quelli privati degli attori [3], è poi stato al centro di una diffusione (a più versioni) a dir poco caotica. Ne esistono infatti svariate edizioni, in grado di rendere di volta in volta del tutto differente il senso stesso dell'opera: una francese (The zombie from another world) tira in ballo i morti viventi, mentre pare che in Italia sia circolato in alcune sale con scene aggiuntive, dirette in casa nostra da altro regista, su una mummia [4]. Oltre al caos dei diversi montaggi, Walker ci mette del suo girando sequenze per il trailer che poi non saranno inserite nel film [5]. La versione visionata è uno strano mix con interpolazione di brani in lingua francese, altri inglese e per la maggior parte italiano, ma non integrale benché di una durata ampiamente superiore a quella indicata sull'imdb (78'): presenta infatti vistosi tagli durante le aggressioni dell'alieno (alla coppia in macchina, quindi a due poliziotti), con evidente intervento di censura. Ad ogni modo, il materiale è quello e non sarebbe sufficiente un minuto aggiuntivo con immagini di sangue a renderlo un capolavoro. Al contrario, è davvero cinema trash. Nella sua accezione più negativa.

 

Barry Stokes

Terrore ad Amityville Park (1981): Barry Stokes

 

Curiosità 

 

Nel 2013 Jonathan Glazer realizza il film di fantascienza Under the skin, opera di ben altro livello artistico che ha però molti punti di contatto con Terrore ad Amityville Park. Considerando Scarlett Johansson al posto di Barry Stokes, il nucleo centrale della storia non cambia: un'entità aliena assume forma umana, con intenzioni malevoli nei confronti dei terrestri. Certo, l'associazione tra i due film è del tutto casuale e dovuta a un semplice e banale soggetto, antecedente sia al film di Warren che a quello di Glazer.

 

NOTE

 

[1] Cifr. Dizionario del cinema horror e Il cinema dell'eccesso: Europa (vol. 1), a cura di Rudy Salvagnini.

 

[2] È soprattutto celebre - e celebrato - per aver diretto l'inguardabile Inseminoid - Un tempo nel futuro (1981) e l'altrettanto pessimo clone britannico di Suspiria, noto come Delirium house (1978).

 

[3] Fonte: imdb.

 

[4] Cifr. Storia del cinema dell'orrore 3 (pag. 209 - 210), a cura di Domenico Cammarota. Circostanza avallata anche dal sottotitolo presente sui manifesti dell'epoca: Il mistero della sfinge (ved. locandina inizio recensione).

 

[5] "Il trailer di Prey (titolo originale, n.d.r.) presenta alcuni filmati non utilizzati nel montaggio finale del film. Tra le clip ci sono le riprese POV di Anderson che corre nei boschi, una scena di Jessica che cammina con una mano scheletrica e una ripresa di Barry Stokes a torso nudo in piedi nel bosco." (Ibidem)

 

Barry Stokes, Glory Annen

Terrore ad Amityville Park (1981): Barry Stokes, Glory Annen

 

"Ora affrontiamo un nuovo mondo e un nuovo cambiamento. Parliamo in termini inediti, di sfruttare l'energia cosmica e dell'ultimo conflitto fra la razza umana e le forze sinistre di qualche altra galassia. Le nazioni del mondo dovranno unirsi, dato che la prossima guerra sarà interplanetaria. Le nazioni della Terra un giorno o l'altro dovranno fare uno sforzo comune contro l'attacco di popoli provenienti da altri pianeti."

(Douglas MacArthur)

 

Trailer 

 

F.P. 11/11/2021 - Versione visionata (Prey)  in lingua italiana, francese e inglese (durata: 85')

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