Regia di Marita Grabiak vedi scheda film
Ben riuscito e credibile questo filmetto, che più che una storiella natalizia definirei come una piccola storia d'amore.
Molto credibile la protagonista femminile che, nei suoi modi di fare e nel suo comportamento più che nelle parole, riesce a far risplendere la sua bellezza interiore e la sua genuina bontà e sincerità (più che una bellezza esteriore) che effettivamente ricordano molto la semplicità e la gioiosità con cui andrebbe vissuto il Natale. Effettivamente, si potrebbe definire la personificazione del giusto spirito natalizio.
Meno credibile l'impatto di questo spirito sull'aristocrazia nobiliare e su una cerchia ristretta di super ricchi, abituati al gioco del polo e a grandi ville principesche, che ricordano espressamente i parenti dei reali inglesi.
Viene da pensare, nonostante quanto il film vorrebbe dimostrare, che è proprio vero che troppa ricchezza stride con lo spirito natalizio e che, nonostante la presenza dei Re Magi nel presepe, "é più facile che un cammello passi per la cruna di un ago che un ricco entri nel regno dei cieli".
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