Film tedesco, considerato un cult "maledetto" in patria, The fan racconta l'ossessiva tendenza al fanatismo, vissuta da una (apparentemente) delicata adolescente in grado di trasformarsi in pericolosissima ammiratrice. È stato presentato in Italia solo nel 2018, in occasione di un passaggio al Fantafestival.
L'adolescente Simone (Désirée Nosbusch) è irrazionalmente ossessionata da Richard Reuss (Bodo Staiger), una celebre pop star. Simone non ha amicizie, trascura la scuola e la famiglia. Ha riempito la sua cameretta di foto e poster del cantante e passa la maggior parte del tempo ad ascoltare la sua musica. Fantastica su una impossibile storia d'amore, sperando inutilmente che il postino gli consegni una lettera di risposta alle tante che gli ha scritto. Quando apprende che il suo idolo è ospite a Monaco, in occasione di una registrazione televisiva, fugge da casa. In autostop riesce a raggiungere lo studio televisivo, venendo notata da Reuss che inizialmente sembra essere interessato. Ma la felicità, per Simone, sarà di breve durata. Dopo essere stata condotta in un appartamento ed avere avuto una relazione sessuale, capisce di essere "una delle tante". Un'avventura per la pop star, destinata a finire come molte altre. Simone non accetta di vedere crollare così la sua romantica storia d'amore...
"Quello che si pensa, conta. Non quello che dici. Perchè non si riesce sempre a dire quello che si pensa. Ho scritto questo a R, nella mia lettera. Ho scritto: 'So come renderti felice. E tu sai come rendermi felice.' Se vuoi dare una possibilità alla nostra felicità, rispondimi, o fammi un gesto nel tuo prossimo spettacolo. Sbatti la palpebra dell'occhio destro una volta. Così saprò che stai pensando a me." (Simone)
Il regista (e produttore) di documentari Eckhart Schmidt si è saltuariamente dedicato anche alla direzione di film, come nel caso di questo malinconico e inquietante The fan. Un film tragico, per il quale chiama la diciassettenne Désirée Nosbusch ad interpretare il ruolo della giovane ossessionata da un mito. Fan, non a caso, è riduttivo di fanatismo (neologismo di derivazione inglese, da fanatic). È un fenomeno sul quale si basa (e regge) il mondo dei VIP. È un fenomeno spesso irrazionale e illogico, soprattutto quando spinto al limite, come nel caso ben reso dalla coinvolgente performance della Nosbusch. The fan racconta l'impossibile storia d'amore cercata (e non trovata) da questa delicata e irrequieta adolescente, mentre i suoi pensieri (pronunciati con voice over) rendono l'idea della sua crescente alienazione. Per lei non esiste più una vita sociale (amici, scuola o famiglia) perchè ha deciso di rifugiarsi in un mondo immaginario. Un mondo sconsolante, fatto di fotografie (profeticamente di stampo "lapidario") e lettere scritte nella vaga speranza di una risposta che mai arriva.
Schmidt descrive questo micro universo opprimente con lucida verosimiglianza, forse proprio in forza della sua esperienza nel documentario. È chiaro, dalle eccessive reazioni di Simone (aggredisce il postino, maltratta l'insegnante), come il suo stato psicologico sia pericolosamente in caduta libera. Nonostante i suoi diciassette anni e il suo aspetto virginale e innocuo, a tutti gli effetti è una ragazza potenzialmente rischiosa, di certo preoccupante e, come dimostra l'impressionante svolta conclusiva, temibile. Simone è una psicopatica probabilmente per natura, ossessionata occasionalmente dal culto di un amore impossibile, e con atavica tendenza al cannibalismo. Il suo obiettivo è R (Richard Reuss), ma se questo non fosse esistito sarebbe probabilmente stato A, come S o P. Qualunque lettera dell'alfabeto, in grado di orientare il suo (in)naturale impulso al delitto. The fan è un film romantico ma con deriva brutale, sconvolgente per l'andamento finale, che vede un mito di tante teenagers essere ridotto, letteralmente, in cenere. Purtroppo a causa delle scene di nudo utilizzate a fini promozionali, la Nosbusch ha intentato una causa (finita nel nulla) al regista, con il quale si è poi riappacificata dopo lungo tempo. Nonostante sia diventato un film di culto, soprattutto in patria (Germania), è stato presentato per la prima volta in Italia solo nel 2018, in occasione di un passaggio al Fantafestival di Roma.
Citazioni
- "Voglio dirti che ti amo. E che so che posso renderti felice. Non mi conosci, ma io ti conosco da 2 anni, e sento di poter dare alla tua vita un significato. Non sarai più da solo. Non devi aver paura. Non m'interessano i tuoi soldi e il tuo successo perchè ti amerei anche se fossi povero e sconosciuto. Sei una brava persona. Si capisce, nelle tue foto, la tristezza e la solitudine nascoste dietro al tuo sorriso."
- Al telegiornale viene data notizia della scomparsa di R. Mentre Simone ascolta, il suo pensiero viene pronunciato a voce alta: "Io so dove sei. Non temere, non ti darò a nessuno. Nemmeno per tutto l'oro del mondo. Non mi è venuto il ciclo. Sono in ritardo di 4 settimane. Ti porterò al mondo. Saremo felici. So che mi ami.
E anche io: Ti amo."
"Tornavo dal dolore e un bambino mi chiese che cosa ci fosse lì. Gli dissi: 'è il luogo dove i fiori crescono senza colore e il cielo è un pezzo di vetro che si conficca nel corpo e nell’anima'." (Fabrizio Caramagna)
F.P. 28/11/2019 - Versione visionata in lingua tedesca (durata: 89'42")
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