Regia di Troy Miller vedi scheda film
Il cinema affronta di nuovo il tema della vita oltre la vita e accantonate reincarnazioni, apparizioni spettrali e paradisi digitali, questa volta il trapassato ritorna nel mondo dei vivi attraverso un pupazzo di neve. È ciò che accade a Jack Frost, musicista di grande talento che muore in un incidente d‘auto mentre sta raggiungendo la famiglia per Natale. È un vuoto incolmabile quello che si para dinanzi alla moglie Gaby e al figlio Charlie, così alla prima occasione Jack ritorna per riparare a certe piccole mancanze e dimostrare ai suoi cari tutto il suo amore. Reincarnatosi nei panni goffi di un pupazzo di neve, Jack aiuta il figlio ad affrontare e superare le prime difficoltà della vita e ad avere un ultimo incontro con l’adorata moglie. Perciò aspettatevi buoni sentimenti in quantità industriali e preparate i fazzoletti, anche se il film riesce a evitare toni eccessivamente melensi; di ottima fattura gli effetti speciali che fanno del pupazzo di neve il vero protagonista di una storia che negli Usa ha avuto un grande successo al botteghino e che doveva essere diretta da Sam Raimi.
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