Chi si ricorda the square di Ostlund? Ecco loro, gli stessi, ameranno questo film.
Geniale racconto dell'evoluzione di un'opera d'arte e dell'essere umano ad essa connesso. Il film tocca delle corde interessanti soprattutto per chi ama e aborre l'arte al tempo stesso con i suoi meccanismi snob e a volte inutili o proprio stupefacenti per la loro i
Chi si ricorda the square di Ostlund? Ecco loro, gli stessi, ameranno questo film.
Geniale racconto dell'evoluzione di un'opera d'arte e dell'essere umano ad essa connesso. Il film tocca delle corde interessanti soprattutto per chi ama e aborre l'arte al tempo stesso con i suoi meccanismi snob e a volte inutili o proprio stupefacenti per la loro inutilità. Qui si parla si cose urgenti di pieni e vuoti arte e guerra, si parla di valoro terrificanti come quelli in Siria i rifugiati politici, il diritto d'asilo, i permessi di soggiorno e i passaporti di serie A e serie b nell'universo dove alcuni sono liberi di viaggiare e muoversi, altri sono prigionieri dei loro governi, della burocrazia, del male. e il protagonista senza scampo, per scappare dal male, incappa in male in altra forma.
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