Regia di Franka Potente vedi scheda film
Con stile rigoroso e abbondante utilizzo di macchina a mano, Potente cala i volti e i corpi dei suoi personaggi in un paesaggio rurale (quello della provincia più povera e degradata della California) che si fa personaggio a sua volta.
Dopo diciassette anni dentro, Marvin Kacks è in libertà vigilata. Eppure, all'uscita dal carcere non lo aspetta nessuno, quindi a Clovis, sua città natale, ci torna a cavallo del suo vecchio skate. Trovata aperta la porta di casa, la prima cosa che fa è aggredire un omaccione che trova chinato sul letto della madre: in realtà scopre essere solamente il badante, che si occupa delle sue cure dal momento che un cancro la sta divorando. Successivamente incontra il vecchio amico Wise, un tossico che quando lui commise il delitto era presente e non fece nulla per fermarlo, e si reca dalla giovane Delta per comprare alla madre una sedia a rotelle usata, ma questa gliela nega perché lei è una Flintow, e la sua famiglia non ha dimenticato. Russel e gli altri fratelli di lei, infatti, hanno intenzione di fargli capire - con le maniere forti - che non lo hanno perdonato.
Home è l'esordio da regista dell'attrice tedesca Franka Potente. La storia vede al centro questo ex ventenne assassino, ormai divenuto quarantenne, alle prese con una comunità che fatica ad accettare il suo ritorno dalla galera. Non ci sono flashback a descrivere ciò che accadde tanti anni addietro, e nemmeno mai si pone alcuna questione sui motivi scatenanti: l'omicidio (consistente in un pestaggio con sopravvenuta morte di una donna anziana), nella sua dinamica emerge in alcuni dei dialoghi, e associato a questo c'è da un lato il pentimento di Marvin, dall'altro le reazioni più o meno diverse di chi in un modo o nell'altro è stato legato a lui o alla vittima.
Con stile rigoroso e abbondante utilizzo di macchina a mano, Potente cala i volti e i corpi dei suoi personaggi in un paesaggio rurale (quello della provincia più povera e degradata della California) che si fa personaggio a sua volta, raccontando con misura, procedendo per piccoli spostamenti e sfuggendo ad ogni tentazione di sensazionalismo, la sfida del protagonista (un dolente Jake McLaughlin) di farsi accettare, costi quel che costi, nel posto dove è cresciuto e dove sua madre (un'ingrigita Katy Bates) sta morendo.
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