Regia di Brian Gibson vedi scheda film
Vent’anni dopo, sono ancora matti: Tony (tastierista che attualmente vende preservativi a Ibiza), Beano (batterista terrorizzato dagli esattori), Ray (il cantante, che fa il lord in una magione che non può permettersi), Les (chitarrista che ripara i tetti). Ovvero, quelli che nel 1977 costituivano la band degli “Strange Fruits”, che abbandonò la musica dopo un furioso litigio, interrotta durante un’esecuzione da un fulmine. Nel 1998, tornano alla musica e sulla strada, ad “allenarsi” sul Continente, in vista del concerto di Wisbech. Piccolissimo film di sopravvissuti “ancora pazzi”, di ultraquarantenni ingrassati, arruginiti, devastati dalle rughe e dalla malinconia, ma capaci ancora di riconoscersi al volo in un “non-ideale” di vita alla giornata: diretto da Brian Gibson (ed è il suo film migliore), scritto da due grandi della Tv inglese (Dick Clement e Ian La Franais), interpretato da Stephen Rea (l’attore di Neil Jordan), Timothy Spall (quello di Mike Leigh), Juliet Aubrey (quella di Winterbottom), e con apparizione folgorante di Bruce Robinson (il regista di “Shakespeare a colazione”), nella parte di Brian, il quinto componente del gruppo. Pieno di humour, senza pretese né autocompatimento.
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