Regia di James Merendino vedi scheda film
Per raccontare la storia di un 'ribelle' un po' di lucidità occorre per forza; se per di più la racconta lui in prima persona, come in questo film, è francamente eccessivo che parli in camera per tutto il film e che mantenga un atteggiamento di superiorità nei confronti di tutto e di tutti: no alla droga, no a giacca e cravatta, no al sesso facile, no alla donna fissa, no a tutto insomma: sì solo a sè stesso. Al concetto di 'punk'. Avete presente i punk, no? Stati Uniti, anni '80, figli di papà con i miliardi nelle tasche delle loro tipiche giacchettine alla moda, senza una sola piega o macchia, con le spille e le toppe appoggiate sopra (per non rovinarle), sempre a lamentarsi, a sbronzarsi, rifiutando la droga e la sporcizia e in nome della fraterna amicizia e del vero amore. Bah.
Due ragazzini giocano a fare i punk nella Salt Lake City di metà anni '80. Uno morirà di overdose accidentale, l'altro si integrerà nell'odiata società.
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