Regia di Laetitia Masson vedi scheda film
Si chiama France e scappa dalla famiglia, da un matrimonio codificato. "Io faccio quello che voglio - ripete - perché non voglio dipendere da nessuno". Ma il marito mancato le spedisce dietro un detective italiano dal motto più prosaico: "Sono a dieta". In fuga col malloppo (500 mila franchi rubati), la ragazza si mette nelle mani del destino. Chiederà denaro in cambio di prestazioni e di compagnia. E farà la rappresentante di camere da letto e le pulizie in una casa borghese dove il padrone allunga le mani. La storia è composta a puzzle, come un film-inchiesta: a poco a poco scopriamo perché France è volata via; poi capiamo perché il detective italiano non ha più voglia di mangiare. Secondo film - il primo, “En avoir (ou pas)”, venne premiato nel ‘95 con un “César” quale “migliore opera prima” - per la coppia nuova del cinema francese, Masson & Kiberlaine, già ai nastri di partenza per il terzo, nel quale comparirà anche Johnny Halliday (qui omaggiato in una sequenza ambientata in una discoteca). A proposito: le musiche originali sono di Siegfried, divenuto poi regista “Louise (Take 2)”.
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