Un “venditore di donne” nella Milano degli eccessi obbediente a Vallanzasca viene sconvolto dall’arrivo della misteriosa Carla che risveglierà in lui delle emozioni che sembravano seppellite.
Sotto le luci della ribalta del massacro Moro, Resinaro studia Faletti e racconta la Milano del bere, delle bische a luci rosse, delle opportunità, delle insegne del Campari accese anche di notte, del novantesimo minuto davanti il tubo catodico in attesa del totocalcio, delle marlboro spente nel posacenere della macchina, delle cabine telefoniche dei gettoni, dei giubbotti a jeans imbottiti, dei letti rotondi da ammucchiate, dei locali da cabaret dei nuovi comici con tavolini rossi dove gente bene si diverte, dei nasi lesionati a suon di sniffate, della settimana enigmistica che ha il sonno come nemico, etc…
Bravo, il protagonista, è apparentemente cinico quanto basta ed ha come unici amici un inguaribile alcolizzato amante come lui della notte ed un barman cieco con ray-ban classiche incapsulate… crede si avere il tutto sotto controllo ed ha il suo piccolo giro e sa fin dove puo’ muoversi in un clima che incomincia ad osannare il nuovo bandito…lui è semplicemente un venditore di donne…un antieroe che ha un cattivo sapore in bocca in una Milano spavalda illuminata dalla lotta armata e dai “giochi” della politica più grandi del suo traffico… si accende una sigaretta e poi un’altra nella macchina “da rimorchio facile” mentre la cornice è quella delle edicole dove si espone “tv sorrisi e canzoni” accanto al manifesto del delitto Moro. I suoi battiti accelerati in un tono asmatico tentano di districarsi da un’inspiegabile coinvolgimento anche sentimentale mentre custodisce gelosamente il suo handicap singolare e di facile schernimento.
Ottima trasposizione dell’omonimo romanzo del compianto Faletti con un forte accento “sporco” scenografico che immerge lo spettatore in un amarcord di drammatiche sensazioni da anni di piombo...un noir sociale e politico sulla scia di “Romanzo criminale” che dissemina lungo il copione una caratterizzazione rabbiosa dei personaggi che man mano svela l’ombra in cui si è celata. Nel cast oltre a Mario Sgueglia e Miriam Dalmazio ci sono coprotagonisti come Paolo Rossi, Michele Placido, Claudio Bigagli, Antonio Gerardi e Francesco Montanari che densano la pellicola di un realismo sofisticato che poi assume toni enigmatici da “piazza delle cinque lune”.
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