Regia di Shunya Ito vedi scheda film
Quinto film di Lupin III, prodotto dallo stesso studio che curò, nel 1979, il capolavoro di Miyazaki "IL CASTELLO DI CAGLIOSTRO", secondo film animato del "ladro gentiluomo" di Monkey Punch, ma ahimé senza la presenza del maestro di "Pricipessa Mononoke" alla regia e senza la poetica di quel film grandioso. Animato magnificamente, il film gira intorno alle atmosfere comiche della seconda serie animata di Lupin (1977/1980), al suo eterno amore per la ladra/traditrice Fujiko Mine e alla ricerca del tomo originale delle "CENTURIE DI NOSTRADAMUS", in posesso di un politico americano arrogante. Animato in stile simil-Disney, il film anticipa, col suo disastroso finale, la tragedia dell'11 settembre.
Lupin, spinto da Fujiko, stavolta vuole rubare il primo volume delle "CENTURIE DI NOSTRADAMUS", ma deve vedersela con i fanatici marcenari della setta di Nostradamus, comandata da un miliardario folle che si finge santone, con una bambina capricciosa e con un politico americano che si vuole candidare alla presidenza di Rio De Janeiro, sfoggiando la bandiera a stelle e striscie. Tutto si complica quando Fujiko e la bambina vengono rapite dalla setta di Nostradamus, che ricatta il politico, possessore della prima edizione delle "Centurie", per impedirgli di divenire presidente del Brasile.
Avrei voluto un pò più di cattiveria nel film e di poesia, anche se è toccante la scena del bacio di Lupin a Fujiko. Zenigata e Goemon ridotti a semplici comparse, una comica e l'altra inutile. Totale mancanza di violenza e di pathos, nessun inseguimento mozzafiato, in stile Miyazaki, ma divertimento assicurato col più classico dei Lupin.
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