Regia di Clint Eastwood vedi scheda film
Voto 8,5. Eastwood dice la sua sulla pena di morte e lo fa bene, con onestà e senso della narrazione cinematografica. Si mette in scena con misura, si mostra invecchiato, ex-alcoolista, disincantato ma capace di sentimenti forti. Come sempre, ha uno spiccato senso del cinema e il film cattura lo spettatore dall’inizio alla fine. Talvolta eccede nelle note sentimentali (il papà negro e innocente e la figlia ingenua, la famigliola perbene, ecc.), ma gli si perdona.
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