Regia di Umberto Lenzi vedi scheda film
Nell'estate del 1939 quattro amici di differente nazionalità si incontrano in vacanza: un americano, un inglese, un francese e un tedesco. Tutti amano la stessa donna, Fabienne. Ma il secondo conflitto mondiale è alle porte, sta per dividerli e non tutti loro sopravviveranno. Chi ce la farà, si ritroverà nello stesso luogo, alla fine della guerra.
Dopo il buon successo de Il grande attacco (1978), Umberto Lenzi ritorna sui suoi passi, anzi: sul sentiero di guerra, per essere precisi, e mette in piedi un altro film dalle simili tematiche e dall'approccio pressochè identico. Si parla infatti del secondo conflitto mondiale e lo si fa da un punto di vista macroscopico, prendendo in esame personaggi di varie nazionalità riuniti amichevolmente prima dello scoppio della guerra e destinati per forza di cose a trovarsi molto presto opposti gli uni agli altri: fino a qui si possono riassumere grosso modo le trame di entrambe le pellicole. In Contro quattro bandiere manca un po' della vivacità del titolo precedente, nonchè qualche pezzo di supercast internazionale; in ogni caso il regista può qui disporre di validissimi interpreti del calibro di George Peppard, George Hamilton, Jean-Pierre Cassel, Horst Buchholz, Anny Duperey e ancora Ray Lovelock, Capucine, Franco Fantasia e Stelio Candelli. L'idea che rimane alla fine della visione è che si sia tentato di replicare, con un po' meno budget a disposizione, l'exploit dell'anno precedente; da apprezzare - pur non essendo fra i suoi migliori - il commento sonoro di Riz Ortolani. Coproduzione italo-franco-spagnola con sceneggiatura a otto mani: Josè Luis Martinez Mollà, Gianfranco Clerici, Anthony Fritz e Lenzi. 3,5/10.
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