Regia di Andy Wachowski, Larry Wachowski vedi scheda film
Semplicemente il mio film preferito in assoluto, un capolavoro della fantascienza che trascende il genere per raccontare la nostra realtà, la nostra società, ma soprattutto la nostra umanità.
Matrix stessa rappresenta la Caverna di Platone dove tutti noi ci ritroviamo e crediamo di vivere felici, un sistema oppressivo invisibile che solo i più avveduti riescono a percepire. Neo, che è l'Eletto, non è nient'altro che la rappresentazione di noi spettatori, consci di essere parte di un'illusione, ma incapaci di reagire in quanto fermi alle nostre futili convinzioni stabilite dalla nostra realtà fittizia.
La pellicola guida perciò lo spettatore a riflettere sulla sua esistenza e a guidarlo fuori dal sistema informatico tecnocratico che lo circonda, per fargli vedere un mondo più tetro, sofferente, ma vero, tangibile. Rabbia, frustrazione, consapevolezza, forza di volontà, fede, spirito, amore, sono questi i sentimenti e i valori più puri che guidano i personaggi della pellicola, dove ognuno di loro rappresenta un archetipo funzionale a realizzare la Profezia tanto attesa.
Il dibattito sull'esistenzialismo è dunque alla base del lungometraggio, che necessita perciò di una forte antitesi per essere discusso: le macchine.
Quest'ultime, essendo creatrici di Matrix e dunque del sistema di sfruttamento a batteria degli esseri umani, rappresentano perfettamente quella mentalità fredda, insensibile, oppressiva, precisa, matematica da confutare per raggiungere la piena consapevolezza ed autorealizzazione.
Gli agenti, in particolare l'agente Smith, sono i programmi inviati dalle macchine in Matrix per eliminare le anomalie, ovvero l'umanesimo, ritenuta una variabile anomala da sopprimere per il beneficio collettivo del sistema. La repulsione e l'odio che Smith prova nella natura umana, incarna perfettamente lo spirito algoritmico e collettivista delle Macchine, che per sopravvivere in un mondo distrutto dagli stessi esseri umani, demonizzano i loro stessi creatori in quanto esseri imperfetti da controllare.
Lo scontro fisico e dialettico è dunque fondamentale per comprendere la chiave di lettura del film, che nonostante sia univoco nel veicolare il suo messaggio rivoluzionario-libertario, mostra senza nessuna generalizzazione tutti gli aspetti controversi di entrambi gli schieramenti. Lo stesso Cypher, che rappresenta l'archetipo edonista ed individualista dell'essere umano, mostra quanto sia difficile accettare una realtà e conviverci, preferendo l'ignoranza del lusso e del potere.
Il percorso filosofico e formativo di Neo, che è lo stesso dello spettatore che attraverso gli eventi del film crea un legame empatico indissolubile con il protagonista, è attanagliato però dal dubbio e dalle insicurezze.
Subentra dunque nel corso della pellicola l'Oracolo, un programma che rappresenta metaforicamente lo spirito del personaggio, che trattato come veggente supremo dai protagonisti, fornisce risposte ed indicazioni volutamente criptiche sulla natura dell'eletto a Neo.
Lo spirito, essendo una valore estremamente soggettivo ma dotato di una grande forza di volontà, è lo strumento di introspezione psicologica necessario per il protagonista per compiere l'ultimo passo verso "l'illuminazione".
I parallelismi filosofici sono infiniti, e la sapienza con cui le sorelle Wachowski inseriscono tali concetti nel mondo di Matrix è geniale, dove anche teorie della fisica quantistica e discipline dell'informatica si fondono perfettamente con una regia fantascientifica sbalorditiva ed avanguardista, che introduce per la prima volta il famoso "bullet time". L'unione tra l'analogico e il digitale risulta perciò sorprendente nel costruire scene d'azione spettacolari, che grazie anche alle splendide coreografie orientali, si creano combattimenti virtuali creativi, chiari, emozionanti e percepibili. Un'ultima menzione alla fotografia, che col bluastro rappresenta perfettamente la desolazione del mondo umano, mentre con il verdastro rappresenta chiaramente la realtà soffocante e malsana di Matrix.
Il macrocosmo fantascientifico e filosofico che le sorelle Wachowski costruiscono col primo Matrix risulta oltre che avanguardista, tremendamente profetico nel rappresentare l'assetto culturale ed antropologico del mondo del XXI secolo.
Il messaggio socio-politico dunque trascende il capolavoro cinematografico, trasformando Matrix in un vero e proprio fenomeno culturale transmediale capace di creare dibattiti costruttivi in più discipline, immortalandosi così nel nostro immaginario collettivo e dunque nella nostra contemporaneità.
Ed è per questo motivo che rappresenta a mio modestissimo parere, il miglior film di sempre, insieme ovviamente ai suoi sequel, che sono complementari per ultimare il discorso filosofico avviato nel primo capitolo.
Voto: Indescrivibile
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Be', che dire, punto di vista interessante il tuo, ed anche ben scritto!
Ciao.
Grazie!
Una domanda tecnica su Film.tv (essendo nuovo da queste parti): riesci a vedere il mio profilo?
Ho notato sul sito che molti link non funzionano e che rimandano alla homepage, non vorrei che fosse un bug solo mio. Io adesso non riesco a visualizzare il mio stesso profilo e non riesco ad accedere alla scheda del film di Matrix Revolutions!
Devo contattare l'assistenza del sito?
PS: Se ti interessano le mie recensioni guardati anche quella su matrix reloaded ;)
Grazie mille se risponderai
Ciao, si, riesco a vedere il tuo profilo ma i problemi a cui accenni in effetti sono reali ( almeno capitano anche a me ) nell'ultimo periodo. Succede che si manifestino con un browser o con un altro ed io, per ora, riesco ad ovviare al problema passando da mozilla a chrome oppure a safari se hai un mac. Comunque non è normale, sonderò a questo punto se capita anche ad altri, come probabile, ed avviseremo la redazione. In alcuni casi ad esempio riesco ad aprire il sito ma non la posta privata ( con firefox mozilla). Farò la prova di scriverti sulla posta così verificherai se riesci ad aprirlo.
Ciao.
Purtroppo capita spesso, anche in tempi normali, figuriamoci quando, come in questi giorni. le linee sono sovraccariche. Ieri non riuscivo a ritrovare i miei scritti che sono ricomparsi a singhiozzo.Ora mi sembra tutto regolare, ma non mi illudo.
Accidenti, ma è molto grave se accade spesso. In pratica si preclude all'utente di visualizzare parti fondamentali del sito come il proprio profilo stesso!
Grazie per il feedback, spero risolvano presto, ora ti sto scrivendo da Firefox perché su Chrome non funziona praticamente nulla!
Se succede in tempi normali di solito svuotando la cache e conseguentemente rifacendo il login tutto ritorna a posto. Ieri non è stato sufficiente-
Cioè Lilli, giusto per capire, capita anche a te di risolvere il problema cambiando browser?
Io sono uno scadente autodidatta, penso che chi ne sa di più abbia altri metodi a disposizione, comunque personalmente mi barcameno sempre tra firefox (in questo momento senza successo) e chrome nonché safari. Va già di lusso adesso che entrambi gli ultimi due funzionino. Ma le situazioni di rado restano immutate per tutto un giorno.
ah ok quindi è un'anomalia straordiaria e non costante del sito. Io sto utilizzando Firefox e tutto funziona per ora.
Vi invito a segnalare queste problematiche alla mail dello staff come ho fatto io. Più siamo uniti e più ci ascolteranno e risolveranno il problema.
Bene Franco, anzi, male. Quindi i problemi sono più diffusi di quanto pensassi a quanto pare. Scriverò anch'io alla redazione come ha già fatto il nuovo utente del quale approfittiamo per questa discussione. D'accordo, in questo periodo siamo coscienti ci siano impellenze maggiormante prioritarie, ma qualcosa dobbiamo pur fare chiusi in casa:-)
Un saluto collettivo,
P.
Non so, penso non possano farci nulla ma come ho detto non faccio testo... Comunque, con un po' di pazienza si tira avanti. Ciao Cine, benvenuto tra noi. Ciao Paolo...
Ragazzi forse c'è un metodo x risolvere! Parlando poco fa con Valerio, lui dice di aver già fatto presente tempo addietro il problema a Database.
Pare che il problema (del sito) si possa risolvere resettando la cronologia ( parzialmente o totalmente) del browser che si sta utilizzando. In effetti ho provato ora con firefox e sembra funzionare. Provate anche voi.
P.
Hai ragione funziona! Ora ti sto scrivendo da Chrome! Sta di fatto che non è possibile che un utente debba eseguire queste azioni per poter navigare in pace su un sito. E' chiaro che la manutenzione sia abbastanza datata ormai.
Comunque grazie mille a tutti per il benvenuto e per il responso al mio (nostro) problema.
@pippus
Ti avevo scritto una lunga risposta nel pomeriggio, ma ho dovuto annullarla perché erano comparse solo le due prime righe. Ovvero, tanto per stare in tema, i misteri del sito…
Il reset, credo che sia l’equivalente del “vuota la cache” che compare a me con i più diversi browser, che tengo sempre a mia disposizione, compreso il leggerissimo Opera, per affiancare Safari, quello di MacOS, perfetto per il sistema operativo dei miei computer ( sono Apple-dipendente dal 1994).
Non sempre cambiare il browser, almeno per me, garantisce il perfetto funzionamento del sito, perché, come è intuibile, l’interfaccia andrebbe riscritta per la sua vetustà e ora è appesantita dalla mole invadente di una pubblicità quanto mai fastidiosa. Molto informato della questione è Matteo @mck che talvolta, nonostante ogni tentativo, è costretto alla resa pure lui. che certo sa molto più di noi come destreggiarsi fra i trabocchetti di questo sito.
OT.
@laulilla & friend(s): https://www.filmtv.it/film/155657/varda-by-agnes/recensioni/971972
È il, ehm, bello del sito, mantiene viva quell'area del cervello adibita a creare nuovi e molteplici improperi "costruttivi"... :)
Grande Matt, in effetti ultimamente, attraverso corso rapido x trapezisti, risolvevo lanciandomi dal mio mac al windows della moglie ma nn sempre cadendo incolume ( x effetti collaterali dovuti a quest'ultima), altre volte balzando da un browser all'altro sperando nella tombola, altre volte ...desistendo:-(
Senza dubbio il sovraccarico della banda,dato k tutti stanno suonando in contemporanea, crea un po' di casino ma il ns sito parrebbe patire più di altri. Pazientiamo e mettiamo in atto le ultime strategie. Dopo trapezista urge corso informatica, e sia !!!
Per ora la soluzione più efficace cari utenti, è lo svuotamento della cache
Voto: indescrivibile...è fantastico!
Concordo comunque, uno dei capolavori di fine millennio
Grazie per il passaggio Emil, godrai ancora di più nella lettura degli altri due! Fammi sapere!
Che dire... che dire... il primo Matrix è autentica leggenda... l'ho rivisto 3 giorni fa in lingua originale (Dolby True HD, a differenza dell'italico Dolby Digital 5.1) coi sottotitoli italiani col mio BluRay e... boh... è uno di quei film talmente tanto grandi da meritare saggi specialistici di centinaia di pagine per un'analisi esauriente. Due ore di altissimo cinema come mai prima si era visto in maniera così consapevole e geometricamente accurata.
Mi permetto umilmente di far notare un dettaglio che manca alla tua asciutta ma contenutisticamente oltremodo feconda analisi: la perfezione delle scenografie. Rivedendolo 3 giorni fa, mi sono reso conto come, nella realtà di Matrix, la rappresentazione degli interni sia sempre basica, essenziale, ripetitiva. Penso al motivo quadrato che viene usato identico tanto nei pavimenti quanto nei tetti quanto sui muri. Tutto uguale, tutto identico proprio perché non può esservi spazio per l'humanitas, per quello che ci rende umani, cioè l'acume intellettuale di accostare motivi e colori in maniera brillante.
Geniale il tuo riferimento al mito della caverna di Platone: " I came here to tell you how it's going to begin", "sono venuto a dirvi come comincerà". E' esattamente così, il risveglio dal torpore. Straordinaria riflessione sul punto di vista come già Citizen Kane faceva nel 1941. E, infatti, parliamo di due film assolutamente straordinari, epocali, 'fenomeno culturale transmediale'. Quando il genere è un MacGuffin per assurgere all'Arte con la A maiuscola
Rieccomi qua caro Alvy dopo l'esame :D
Beh che dire (riprendendo le tue prime parole di questo appassionante e stimolante commento)?
Innanzitutto concordo con il godimento tecnico che hai avuto perché anch'io nella mia maratona matrixiana mi sono goduto la trilogia in lingua originale grazie al mio cofanetto bluray nel mio bel televisore casalingo che non sarà come lo schermo di un cinema, ma abbastanza grande da poter far gioire un cinefilo come me che non ha mai preteso la massima qualità audiovisiva essendo abituato ai dvd da ormai quasi 20 anni.
Eppure, ironia della sorte, Matrix lo vidi per la prima volta nei peggiori dei modi possibili e l'ultima visione invece nel migliore dei modi possibili. Mi spiego meglio.
Il film lo vidi nell'estate del 2017 durante il mio viaggio aereo di ritorno da Hong Kong a Bologna. Ero ancora un appassionato di cinema alle prime armi, e pur vedendo il film in uno schermo minuscolo incastrato nel retro di un sedile (grandezza tablet/smartphone da 6/7 pollici?), ne fui immediatamente rapito dalle sue straordinarie invenzioni visive e da una narrazione fantascientifica all'epoca sconosciuta per i canoni a cui ero abituato ovvero a quelli "lucassiani/spielberghiani" alla E.T./Star Wars. Insomma, fu quasi un trauma per me perché passai dalla rassicurante fantascienza "buonista" dei due grandi registi della New Hollywood alla oscura e viscerale fantascienza cyberpunk delle sorelle Wachowski. L'impatto fu clamoroso e per la prima volta capii che i film erano arte, la Settima Arte, e non solo un semplice intrattenimento per il sottoscritto.
In aggiunta, il film wachowskiano si collocava perfettamente in un periodo di transizione "bluepill > redpill" della mia vita in cui la mia esistenza fu profondamente scossa da dilemmi esistenziali (che tutt'ora rimangono nel mio animo tormentato) e la mia percezione del mondo fu profondamente alterata a seguito di altri eventi ed elementi complementari al discorso filosofico esistenziale avviato in Matrix.
L'ultima visione del capolavoro wachowskiano risale al 13 dicembre 2021 ed avviene nel migliori dei modi possibili: al Cinema. La mia gioia ed eccitazione nel vedere il mio film preferito in sala era indescrivibile e tutt'ora conservo il biglietto. Una di quelle visioni di vecchi classici in sala che mi rimarrà per sempre impressa. In un futuro lontano spero di vedere altre opere wachowskiane “passate” sul grande schermo. Magari quando al Cinema ci andranno solamente 4 gatti e il prezzo del biglietto sarà triplicato ;D
Alvy, la tua acuta e "umile" osservazione sulla scenografia è perfettamente incastrata in questa mia asciutta recensione arricchendola di ulteriori dettagli, ti ringrazio immensamente!
Oltre alla fotografia "verdastra" e asettica nel sottolineare la opprimente e claustrofobica realtà matrixiana, ricorre anche il tema dell'omologazione attraverso la splendida scenografia anche "opulente" della simulazione virtuale in contrapposizione alle spartane e proletarie scenografie del mondo esterno rappresentate per larga parte all'interno della Nebuchadnezzar.
Ora che mi ci fai pensare, il motivo quadrato è anche rappresentato dalle postazioni degli impiegati nell'azienda di programmazione in cui lavora Thomas Anderson. E' un chiaro rimando ai famosi colletti blu illusi di essere meno schiavi dei colletti bianchi, quando in realtà anche loro sono delle perfette "batterie" del sistema capitalista che generano plusvalore (Marx e la critica al capitalismo saranno onnipresenti in tutta la filmografia delle sorelle Wachowski) in questo caso per la simulazione virtuale delle macchine. Lo stesso “alienato” Thomas Anderson si ritrova a vivere in un buco “quadrato” simile ad un monolocale.
L'humanitas genera Arte e le sorelle Wachowski ne sono estremamente consapevoli, infatti ogni loro protagonista tenterà sempre attraverso la sua umanità a scardinare i sistemi chiusi ed oppressivi che tenteranno di soffocare l'humanitas motore del processo artistico e naturale evoluzione dell'essere umano. In questo, il finale di "Cloud Atlas" è maestro nel veicolare questo basilare concetto che mi ha strappato delle lacrime che ho versato anche durante la morte di Trinity in “Matrix Revolutions”. La Settima Arte delle Wachowski è purissima e ricolma di un grande spirito, e questo le rende delle grandi registe che meritano di restare nella storia del Cinema del XX e XXI Secolo.
Non solo c'è il mito della Caverna di Platone in Matrix, ma anche filosofi come Baudrillard (autore del libro Simulacres et Simulation che si vede ad inizio film) che rifiutò il ruolo di consigliere "filosofico" per i sequel e che venne colmato dal filosofo Cornel West, in cui interpretò anche il ruolo di membro dell'alto consiglio di anziani di Zion. E’ anche parte dei commentatori dei bluray del cofanetto matrixiano diviso fra critici cinematografici vs filosofi (e qui l'introduzione scritta delle sorelle Wachowski nel cofanetto è alquanto geniale).
Viene anche presa in esame la filosofia cartesiana, il velo di Maya di Schopenhauer, la filosofia nietzschiana e tanta altro da scoprire e analizzare. Per non parlare dei riferimenti religiosi e transgender a posteriori, ma qui facciamo notte. Insomma, tutto viene inserito e condensato per espandere la mitologia di Matrix paragonabile soltanto a quella di Star Wars. E non a caso la stessa saga di Lucas attinge da svariate filosofie e religioni occidentali e orientali per costruire la sua mitologia spaziale. Per questo Matrix diventa transmediale perché esce dal seminato cinematografico e viene affrontato anche in altre discipline e in ambienti accademici.
Il risveglio dal torpore è dunque inevitabile e la scena finale è da antologia della storia del cinema, ti ringrazio per la citazione, perché è in quel momento che Neo sfonda la quarta parete (coi Rage against the machine ad elevare l’epicità della catarsi) guardando in faccia lo spettatore rompendo la Quarta Parete per qualche secondo. E il messaggio rivoluzionario è lì, spiattellato a milioni e milioni di spettatori che esaltati dal guscio "blockbusteroso" del capolavoro wachowskiano in realtà assimilano una delle opere più antisistema e complesse che il cinema blockbuster abbia mai prodotto dai tempi di "2001: Odissea nello spazio" toccando persino i complessi esistenziali di "Solaris".
Per me, alta fantascienza che merita di stare nell'olimpo Sci-Fi e che nei decenni successivi non verrà mai più ripetuta ad un tale livello mediatico.
Straordinaria la tua riflessione sul punto di vista, presente anche in Citizen Kane e hai proprio ragione sul genere usato come MacGuffin. Tale caratteristica viene ancor più esplicitata in "Matrix Resurrections", ma nel 2021, con questa società, le reazioni sono state tutt'altro che entusiaste (comprensibile data la natura provocatoria del film), ma a questo punto mi chiedo: il pubblico mainstream davvero capì il messaggio profondissimo (e provocatorio) del capostipite matrixiano nel lontano 1999? Eppure oggi la stessa battaglia al sistema e interiore dell'individuo dovrebbe essere ancora più forte di prima, ma la rassegnazione per lo status quo non ha forse direttamente generato quella stessa versione di Matrix che compare in Resurrections e che il 90% della gente ha odiato?
Il tempo sarà l'imparziale giudice che giudicherà il cinema wachowskiano a cavallo tra il XX e il XXI Secolo, intanto è già appagante lo splendido omaggio che hanno fatto su filmtv sulla filmografia delle sorelle Wachowski.
Come sempre ti ringrazio per la passione e per la costanza con cui mi segui. Un caro saluto e ci ribecchiamo sotto le altre recensioni matrixiane ;)
PS: l'asciuttezza che scorgi è dovuta principalmente dal format "breve" che utilizzavo per le recensioni che pubblicavo nelle mie playlist su IMDb che ho poi ho "trasferito" su Filmtv ;)
Forse è un bene che io sia stato così asciutto nel recensire le opere wachowskiane, perché conoscendomi oggi, forse avrei scritto 10 pagine per ogni film ahahahah! Alla fine il dono della sintesi ci vuole ed è giusto che siano uscite così le mie prime recensioni sul sito ;D
Infatti, appena avrò più tempo, darò un'occhiata anche ai contenuti extra dei BluRay della trilogia, sembrano parecchio succulenti e le tue parole me lo confermano
Riguardo Matrix 4, la gente si lamenta (spesso a torto) che si realizzino ormai solo remake/reboot/sequel. Poi quando si trova davanti un blockbuster che dice esattamente le stesse cose, lo ripudia. Boh!
Ci sono più di 16 ore di extra, sono delle lezioni di cinema in pratica! Cultura che si perderà con lo streaming a meno che gli appassionati o le major decidano di pubblicare quel materiale su YouTube.
Riguardo a Matrix 4, concordo con te, è un film che sbatte in faccia la realtà dei fatti al pubblico generalista assuefatto dalla narrazione nostalgica sia cinematografica che televisiva-streaming oltre al "conformismo dei gusti" (ma il discorso è più ampio ma rischio di dilungarmi troppo), dove però si auspica ad un cambiamento radicale con quel volo finale di Neo e Trinity, anche se poi l'ottimismo ontologico delle sorelle Wachowski si rassegna al pessimismo della realtà confermata dalla divertente scena post credits che poi è di fatto l'ufficiale fuori uscita delle Wachowski dal sistema-cinema.
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