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Matrix

Regia di Andy Wachowski, Larry Wachowski vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Matrix

di scandoniano
10 stelle

Uno dei film più importanti della storia del cinema, senza se e senza ma. Anche chi odia i blockbuster, categoria in cui “Matrix” rientra pienamente, non potrà negare il valore storiografico, culturale e sociale della pellicola dei fratelli Wachowski, che in un colpo solo cambia la storia del cinema di genere, e forse anche della settima arte in generale. È la storia di Neo, un hacker che scopre che la vita quotidiana vissuta dall’umanità è in realtà qualcosa di virtuale, mentre la realtà è un’altra: glielo farà scoprire Morpheus, che lo considera il prescelto e lo porta al cospetto dell’oracolo… Questo titolo rientra di diritto in quel novero di pellicole che hanno bisogno di (almeno) una seconda visione per essere apprezzato al meglio. La genialità della struttura, della sceneggiatura, dei personaggi fa sì che la perdita di un solo particolare o una qualsiasi distrazione possa inficiare l’intera fruizione. A parte il finale, in cui Neo praticamente resuscita (elemento indigesto probabilmente anche alla milionesima visione) per il resto il film è praticamente perfetto. Un cult movie fin dalla sua uscita al cinema, un franchise paragonabile per importanza a “Guerre Stellari” o alla saga di 007 (copiato da spot televisivi, video musicali, cartelloni pubblicitari), ma soprattutto una dimensione alternativa, un modo del tutto nuovo di concepire il concetto di “fantascienza”, come raramente visto in passato. Interessante il fatto che un film di pura fantasia, nato da una congettura ipotetica e del tutto inventata non risulti irreale, ma abbia un alto livello di verosimiglianza, grazie ad una coerenza ed una grande compattezza concettuale: quel che si dice una sceneggiatura inattaccabile (concepita dagli stessi Lana e Andy Wachowski, autori anche del plot di base). Quattro Oscar sono pochi. Un cinefilo che non abbia visto “Matrix” non può dirsi tale.

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