Trama
Antoinette, un'insegnante, attende con impazienza le vacanze estive per trascorrerle con Vladimir, suo amante segreto e padre di una sua allieva. Quando apprende che Vladimir non può rispettare il piano perché sua moglie gli ha organizzato un trekking a sorpresa nel Parco nazionale delle Cévennes con la figlia e un somaro per portare il loro carico, Antoinette decide di seguire le loro tracce, in compagnia del suo testardo asino.
Approfondimento
IO, LUI, LEI E L'ASINO: IN VIAGGIO CON UN ASINO
Diretto e sceneggiato da Caroline Vignal, Io, lui, lei e l'asino racconta la storia di Antoinette, un'insegnante che da mesi aspetta l'estate per far sì che si concretizzi la promessa di passare una settimana insieme al suo amante Vladimir, il padre di uno dei suoi allievi. All'ultimo momento, però, Vladimir annulla tutto: sua moglie ha prenotato un'escursione per tutta la famiglia sulle Cevenne con un asino. Abbandonata e sola, Antoinette decide con un colpo di testa di partire per il cosiddetto cammino di Stevenson. Con lei non ci sarà più Vladimir ma un certo Patrick, un asino recalcitrante che l'accompagnerà durante quello che si trasformerà in un viaggio singolare.
Con la direzione della fotografia di Simon Beaufils, le scenografie di Valérie Saradjan, i costumi di Isabelle Mathieu e le musiche originali di Matei Bratescot, Io, lui, lei e l'asino è stato così presentato dalla regista in occasione della selezione al Festival di Cannes 2020: "Il mio primo film da regista è dell'anno 2000. Da allora, non sono più tornata alla regia ma ho continuato a scrivere sceneggiature e testi per la radio. Ero un po' come scottata e non volevo più saperne di fare la regista. Una voce dentro me mi ha però pian piano portata a cambiare idea: qualche anno fa mi sono sentita finalmente pronta a correre nuovamente il rischio di fare un film. Perché sì, per me fare un film ha un rischio: quello di deludermi. Nel 2010 è nato in me il desiderio di filmare le Cevenne: avevo passato lì una settimana con la mia famiglia a camminare e a lasciarmi affascinare dai paesaggi di una zona quasi selvaggia e poco popolata. Della vacanza, in compagnia di un asino, conservo un ricordo idilliaco e, nel segno delle vacanze che da piccola trascorrevo in montagna, credo di avervi ritrovato molto della mia infanzia. Sono tornata nelle Cevenne anche l'anno dopo e ho avuto in consegna un altro asino che si chiamava Patrick, un dettaglio che mi ha fatto ridere molto e che mi ha dato l'incipit per una commedia con protagonista un asino".
"Quando ho iniziato a scrivere la sceneggiatura di My Lover, My Donkey & I, non volevo raccontare solo una storia fine a se stessa", ha continuato Vignal. "Volevo filmare l'estate, i paesaggi, la natura, il cielo... Fondamentale è stata la lettura di In viaggio con un asino nelle Cévennes, libro in cui lo scrittore Robert Louis Stevenson ripercorre il suo viaggio da Monastiers-sur-Gazelle a Saont-Jean-du-Gard in compagnia di un'asina di nome Modestine. Stevenson e l'asina vivono quasi una storia d'amore, costruita al pari di una commedia romantica, un genere che ai tempi dello scrittore non esisteva ancora. In un primo momento, i due quasi non si piacciono, per usare un eufemismo, ma finiscono pian piano per addomesticarsi a vicenda. Quando alla fine devono prendere strade diverse, è straziante! Ed è così che è nato il mio film. Ho solo invertito i generi: non più un escursionista e un'asina ma un'escursionista e un asino. E l'asino era il mio caro Patrick!".
Curiosità
IL CAMMINO DI STEVENSON
Robert Louis Stevenson è noto al grande pubblico grazie a romanzi come L'isola del tesoro (1883) e Dottor Jekyll e Mister Hyde (1886). Ma nel 1878 non aveva ancora pubblicato nulla. A 28 anni, sognava di diventare uno scrittore, versava in cattive condizioni di salute e aveva una vita personale piuttosto complicata: sebbene vivesse in un ambiente benestante, dipendeva finanziariamente dal padre Thomas, un fervente calvinista che considerava scellerata la vita bohémien condotta dal figlio. E, come se non bastasse, era innamorato di Fanny Osbourne, una donna sposata e madre di due figli che conobbe in Francia, dove era arrivata per migliorare le sue tecniche di pittura con gl impressionisti di Barbizon. Si trattava di un grande amore destinato a concludersi nell'agosto del 1878 quando Fanny rientrò in California e lasciò Robert cadere in una profonda depressione.
Nel tentativo di dimenticare Fanny, il 22 settembre del 1878 il giovane scozzese partì per un viaggio nelle Cevenne. A Monastier-sur-Gazelle prese in affitto una piccola asina, Modestine, come compagna di viaggio. 12 giorni, 220 km e un paio di avventure dopo, arrivò a Saint-Jean-du-Gard. Al suo rientro, scrisse una sorta di cronaca del viaggio che, pubblicata nel 1879 con il titolo di Viaggio con un asino nelle Cévennes, gli farà guadagnare i soldi che gli consentiranno di raggiungere Fanny negli Stati Uniti e di sposarla, dopo che la donna ottenne il divorzio.
Con il tempo, il diario del viaggio di Stevenson è diventato un punto di riferimento e un oggetto di culto per gli escursionisti di tutto il mondo. Ha ispirato molti viaggi sui passi dello scrittore e della sua asina. Conosciuto come Cammino di Stevenson, il GR 70 attira ogni anno qualcosa come 10 mila escursionisti, desiderosi di seguire le orme del giovane scrittore scozzese innamorato della Francia.
Il cast
A dirigere Io, lui, lei e l'asino è Caroline Vignal, regista e sceneggiatrice francese. Figlia di diplomatici, ha trascorso l'infanzia nell'Africa del Nord ed è stata spinta verso il cinema dalla scoperta nel 1986 del film Il raggio verde di Eric Rohmer. Con una laurea in Letteratura conseguita a Tunisi nel 1989,… Vedi tutto
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Commenti (4) vedi tutti
Mah, é una commedia, d'accordo, ma trovo che nulla venga (anche minimamente, con leggerezza, per carità) approfondito: tutto solo "abbozzato". Voto: 5- (cinque meno).
commento di Roberto MorottiRiuscita commedia naif, originale e ben orchestrata. Bene anche la protagonista, libertina ma ingenua. Voto 8
commento di FabiousSimpatica commedia ad ambientazione campestre, perfetta per un intrattenimento disimpegnato e, nonostante sia francese, priva di troppi isterismi ma pur sempre con una particolare idea di reazione al tradimento. Gradevole ed estroversa l'interpretazione di Laure Calamy sebbene la stella indiscussa della pellicola resti Patrick (l'asino).
commento di bombo1Altra commedia francese che funziona...
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