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Io, lui, lei e l'asino

Regia di Caroline Vignal vedi scheda film

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La recensione su Io, lui, lei e l'asino

di starbook
7 stelle

Altra commedia francese che funziona...

La professoressa delle scuole medie Antoinette si ritrova, alla vigila delle vacanze estive e dopo aver salutato gli allievi durante una festa di fine anno nella quale si esibisce con la classe cantando, a prendere la sciagurata decisione di inseguire il proprio amante (al seguito della moglie e la giovane figlia) intraprendendo l’impegnativo ‘cammino di Stevenson’ (noto scrittore scozzese che lo coprì nell'anno 1879). Si tratta di un percorso di trekking lungo 220 km con molteplici tappe situato nel Massiccio Centrale nella regione francese della Cevennes, prendendo come 'portatore di bisaccia' un asino che si dimostrerà un testardo ma fidato compagno di viaggio.

Nelle varie soste, a volte involontarie, farà la conoscenza di altri escursionisti e della moglie dell’amante con la quale avrà un pacato ed illuminante chiarimento.

La regista Caroline Vignal sembra proprio essere stata felicemente influenzata dal cinema del compianto Erich Rohmer, d’altra parte nella sua biografia si legge che è stata folgorata dalla visione de ‘Il raggio verde’. Come in quest’ultimo e nel ‘Racconto d’estate’, colloca temporalmente il film durante le vacanze estive ed omaggia il regista con questa commedia che ha il grande merito di essere leggera nella sostanza (come spesso il cinema rohmeriano risultava) e nella forma (su questo si discosta dal maestro).

La Vignal, anche sceneggiatrice e mestierante per la tv francese, fa notare i suoi trascorsi televisivi mettendosi in disparte e dirigendo senza inutili orpelli ‘confezionando’ un prodotto non banale, garbato e fruibile dal grande pubblico.

La aiuta nella causa la bravissima attrice Laure Calamy che ha meritato il premio Cesar in patria (il corrispettivo del nostro David di Donatello) per l’interpretazione femminile.

Come attrice secondaria ho riconosciuto con piacere l’anziana ma sempre affascinante Marie Riviere che mi ha riportato alla mente l’altro capolavoro rohmeriano ‘Racconto d’autunno’ del quale era l’attrice principale.

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