Dopo sedici anni di matrimonio, Sandro non riesce più a conciliare il suo carattere spontaneo e vivace con quello di sua moglie Laura, una donna veneziana colta e posata. L'ennesima litigata lo spinge a lasciarla e a trovare rifugio presso la casa di un amico pittore. Tra i suoi molti quadri, ne scorge uno raffigurante una donna nuda, dall'incredibile somiglianza con la moglie.
Note
Manfredi è alla ricerca della chiave per aprire le porte dell'universo femminile attraverso i contrasti interni di quello maschile, ma, alla fine, sorge il sospetto che non abbia trovato nessua delle due.
Ci si sono messi in sei a sceneggiare un film ispirato da un soggetto di Paolo Levi, ma a parte la scenografia di una Venezia lugubre ed angosciante - frequentata in lungo ed in largo - Manfredi/regista oscilla malamente tra l'umorismo ed il malessere della gelosia, quest'ultima provocata da una (doppia) Giorgi né troppo bella né troppo brava.
IL CINEMA AI TEMPI DELLA QUARANTENA
Un ex commerciante cinquantenne, un tempo titolare di una avvita officina meccanica romana, ora trasferitosi a Venezia per assecondare le ambizioni della giovane moglie sposata sedici anni prima, e ora titolare di una libreria in laguna specializzata in pregiati testi antichi, si adatta a seguire la bella e brillante consorte a tutte le feste di… leggi tutto
Una decina di anni dopo il primo lungometraggio che lo aveva visto regista (“Per grazia ricevuta” - 1970), Nino Manfredi torna dietro la macchina da presa per raccontare le vicissitudini di Sandro, un meccanico romano trasferitosi a Venezia al seguito della moglie Laura, la quale ha ereditato dal padre una bella e antica libreria. I rapporti tra i due non sono brillanti, ma neppure… leggi tutto
Nonostante l'approccio narrativo onesto a cavallo di una continua, tormentosa introspezione (con qualche momento noioso), la storia è piuttosto fragile e non convince. Il trucco dell'alter ego non è esattamente nuovo, ma c'è del buono nell'irrisolto dilemma interiore che riporta al discorso dell'incomprensibilità nei rapporti uomo/donna. leggi tutto
IL CINEMA AI TEMPI DELLA QUARANTENA
Un ex commerciante cinquantenne, un tempo titolare di una avvita officina meccanica romana, ora trasferitosi a Venezia per assecondare le ambizioni della giovane moglie sposata sedici anni prima, e ora titolare di una libreria in laguna specializzata in pregiati testi antichi, si adatta a seguire la bella e brillante consorte a tutte le feste di…
Il documentario di Wilma Labate " Raccontare Venezia" è stato presentato alla 74ma Mostra del cinema. Racconta la città dei doge attraverso il filtro deformante del cinema che l'ha ritratta nelle sue…
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Commenti (6) vedi tutti
Tra maschere, travestimenti e sosia, Manfredi dice la sua... sommessamente.
commento di moviemanpiccola intuizione da salvare -domani un remake con attori più in parte darebbe un capolavoro
commento di feliniManfredi bravo e divertente in una Venezia ancora abitata da veneziani. Voto 6.
commento di ezzo24Ci si sono messi in sei a sceneggiare un film ispirato da un soggetto di Paolo Levi, ma a parte la scenografia di una Venezia lugubre ed angosciante - frequentata in lungo ed in largo - Manfredi/regista oscilla malamente tra l'umorismo ed il malessere della gelosia, quest'ultima provocata da una (doppia) Giorgi né troppo bella né troppo brava.
commento di undyingDiventa noioso dopo la prima mezz'ora, preferisco il Manfredi attore.
commento di lonestarnon male bravo manfredi
commento di antonio de curtis