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The Midnight Sky

Regia di George Clooney vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su The Midnight Sky

di axe
6 stelle

Nei giorni successivi ad una imprecisata catastrofe che ha reso non respirabile l'aria terrestre, Augustine, uno scienziato anziano e malato, rinunzia a portarsi al sicuro in un rifugio sotterraneo per rimanere a presidio di una stazione di ricerca polare. Ivi, trova una bambina muta, che dà cenno positivo quando è chiamata Iris. Per tentare di salvarla, Augustine si mette in viaggio con essa alla volta di una stazione meteorologica, dalla quale sono ancora possibili le comunicazioni. Contemporaneamente, l'astronave Aether è di rientro da una missione volta a confermare che la luna di Giove K23 è idonea ad ospitare la vita umana. L'equipaggio del velivolo è ignaro di tutto, ma riesce a mettersi in contatto con lo scienziato, che l'invita a tornare indietro. Un discreto film di fantascienza, con - probabilmente - qualche frammento di sovrannaturale, diretto e ben interpretato da George Clooney, ispirato ad un romanzo e ricco di elementi tratti da altre opere, prima tra tutte "Interstellar". L'idea di George Clooney non è brutta; racconta due storie parallele, definendo solo a conclusione un inscindibile legame tra esse. La vicenda ambientata sulla terra non lascia molto spazio alla speranza. Nel suo viaggio il protagonista, anch'egli destinato - e rassegnato - ad una sorte infausta, non trova che morte e disperazione. La presenza della bambina - reale, o immaginaria, e, in quest'ultima ipotesi, generata dalla sua psiche o da una qualche potenza ignota - lo spinge a sopravvivere quel tanto che basta a mettere in guardia l'equipaggio dell'astronave, che pure ha i suoi problemi, ma anche le potenzialità e la possibilità di salvare il genere umano, facendo ritorno su K23. al di là della natura di Iris, è evidente come ella sia in grado di mettere il protagonista, impersonato da un George Clooney taciturno, rassegnato, segnato nel fisico e nell'anima, a confronto con il suo passato - è stato costretto a scelte difficili - ed orientarne il futuro. Le ambientazioni si alternano tra lande polari dove l'esistenza è impossibile - la natura che si scatena contro la sua "rovina", l'uomo - ed i tranquilli locali del velivolo spaziale. Il ritmo del film è molto lento, a più riprese ho rischiato di addormentarmi, e non ho molto apprezzato la sequenza della "passeggiata spaziale", foriera di prevedibilissime sventure. Nonostante ciò, il mio giudizio è di sufficienza. L'epilogo, nonostante possa essere oggetto di diverse interpretazioni, "chiude il cerchio" sorpendendo lo spettatore - in particolare, quello che "sospende l'incredulità" - e restituendo coerenza alla narrazione.

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