Trama
Augustine (George Clooney) è uno scienziato solitario nell'Artide che cerca di impedire a Sully (Felicity Jones) e ai suoi colleghi astronauti di rientrare sulla Terra, colpita da una misteriosa catastrofe globale.
Approfondimento
THE MIDNIGHT SKY: LA DISTANZA TRA LE STELLE
Diretto da George Clooney e sceneggiato da Mark L. Smith, The Midnight Sky racconta la storia di Augustine, uno scienziato di stanza nell'Artico. Dopo che una misteriosa catastrofe globale ha devastato l'umanità, Augustine cerca di avvertire Sully, un'astronauta che si trova nello spazio, e il suo equipaggio dei pericoli che li attenderebbero al rientro. Nonostante l'estinzione oramai prossima, l'istinto umano di rapportarsi alle altre persone percorre anni luce pur di far entrare in relazione due degli ultimi sopravvissuti dell'umanità.
Con la direzione della fotografia di Martin Ruhe, le scenografie di Jim Bissell, i costumi di Jenny Eagan e le musiche di Alexandre Desplat, The Midnight Sky è la trasposizione dell'acclamato romanzo La distanza tra le stelle di Lily Brooks-Dalton. Il libro offre la visione poetica di un'apocalisse a tutti gli effetti e, dopo la sua pubblicazione, è entrato a far parte dell'esclusivo circolo letterario di La strada di Cormac McCarthy e I figli degli uomini di P.D. James, entrambi diventati film. "Cosa rimane quando si toglie tutto il resto?", ha raccontato la scrittrice in un'intervista, entrando così nel nucleo essenziale della sua storia: un tributo silenzioso allo spirito di sopravvivenza che si manifesta nelle circostanze peggiori. "Il desiderio è una forte componente di questa storia", ha sottolineato George Clooney, regista, coproduttore e protagonista di The Midnight Sky. "Si tratta di un vero bisogno di relazionarsi, nel profondo. E si insinua anche il tema di ciò che gli esseri umani sono capaci di fare ai loro simili".
Racconto sulla fine del mondo realizzato su un canovaccio al tempo stesso intimo e cosmico, The Midnight Sky segue due storie in parallelo. Nella prima, uno scienziato solitario che occupa un avamposto artico sommerso dalla neve vive gli ultimi giorni dell'esistenza terrena dell'umanità. Nella seconda, una squadra di esploratori interplanetari a bordo di un'astronave all'avanguardia spera di tornare finalmente a casa dopo anni di assenza. Intrappolati nel proprio isolamento, gli astronauti non sanno che cosa è successo al pianeta. "Le storie di questo tipo ci sono sempre piaciute, anche quando i tempi sembravano meno apocalittici rispetto a oggi", ha commentato Clooney, citando una tradizione che va dal classico del 1959 di Stanley Kramer L'ultima spiaggia all'ormai intramontabile serie sugli zombie The Walking Dead. "Da qualche anno la situazione fa più paura e le opinioni sono più divise, ma è una fase. Tutto sommato continuiamo ad apprezzare le belle storie apocalittiche".
La sfida consisteva nel riuscire ad adattare in modo elegante il libro di Brooks-Dalton per farne una sceneggiatura che fosse in grado di creare un ponte tra due estremi, la sopravvivenza in un ambiente invernale e la grandiosità dello spazio. Ci è riuscito lo sceneggiatore Mark L. Smith, la sua bozza è stata il primo approccio di Clooney e del produttore Grant Heslov al progetto. "Conteneva alcune idee che mi avevano attratto anche nel caso di Revenant - Redivivo, mio precedente lavoro: un viaggio, l'uomo contro la natura, ciò che una persona è in grado di superare", ha detto Smith del romanzo. "Ma soprattutto, mi è sembrato concreto e reale. Non si tratta di fantascienza, né di fantasia. Questi sono personaggi reali, con veri problemi ed emozioni, che affrontano difficoltà sulla Terra, qui e ora. Non abbiamo mai voluto spingerci troppo oltre con la tecnologia. Misurarmi con una passeggiata nello spazio o una pioggia di meteoriti è stata un'esperienza nuova", ha aggiunto. "È stato divertente, di solito evito la tecnologia. Più riesco a distaccarmene e meglio posso concentrarmi sui personaggi, che sono per me la cosa più importante".
Il cast
A dirigere The Midnigh Sky è il regista, sceneggiatore, produttore e attore statunitense George Clooney, famoso sia per i traguardi raggiunti nel mondo del cinema sia per l'impegno umanitario che lo ha visto sempre in prima linea. Consacrato dalla serie televisione E.R. Medici in prima linea, Clooney ha vinto due… Vedi tutto
Scrivi un commento breve (max 350 battute)
Attenzione se vuoi puoi scrivere una recensione vera e propria.
Commenti (16) vedi tutti
Oggi sappiamo che non ci sono pianeti abitabili vicino a Giove. Et voilà, nel 2049 eccolo apparire dal nulla! Già questo basta per stroncare un film che in quanto a eccesso di dramma, idiozie e attori irrilevanti (a parte Clooney) prova a raggiungere la bassezza dei film nostrani. Oramai da Netflix non ci aspettiamo altro che sinistri messaggi.
commento di GikoGomezNon sapevo di aver bisogno di un messaggio del genere. Ci ha pensato George: non sprecare la vita.
leggi la recensione completa di BestiaIl vostro film delle feste! George Clooney in versione Babbo Natale al Polo Nord. C'è anche la (moto)slitta, si è però dimenticato le renne.
commento di moviemanA parte le enormi falle (scientifiche), nella sceneggiatura, il film ha buone ambientazioni, e Clooney ricorda molto quello del remake di Solaris, ma mancano le emozioni e le speranze sono troppo sottointese. Forse troppo lungo ed a tratti noioso. Bel finale, ma poco sottolineato. Voto 6.
commento di ezzo24The midnight sky is the road I'm takin' / Head high up in the clouds / I was born to run, I don't belong to anyone, oh no / I don't need to be loved by you (by you).
leggi la recensione completa di mckDopo "Ad astra", continua la serie di fantascienza noiosa, in questo caso con colpo di scena finale assolutamente risibile e artificioso
commento di StepanSpezzato nel ritmo dalla frammentazione della narrazione.Poco efficace nella costruzione della suspense e, nonostante l’atmosfera sia buona(discreta scenografia e fotografia.La OST di Desplat è senza dubbio la componente forte del film),il film non appassiona.Tematiche già affrontate e qui non veicolate con la giusta forza espressiva.Voto:5.5
commento di ange88Film che induce alla riflessione, piacevole nella trama e spettacolare la scenografia.
leggi la recensione completa di maestro_farneseClooney ci ha profuso un sacco di energie ...
leggi la recensione completa di daniele64Film inconcludente e banale. Non bastano belle astronavi per fare buona fantascienza, ed è un peccato perché con le tecniche odierne si potrebbero fare cose ottime. Purtroppo mancano le buone storie. E poi, mi spiegate come si fa a ferirsi nel vuoto con una tuta spaziale senza morire prima per decompressione?
commento di olivawFilm piuttosto banale con temi molto deja vu. L'aspetto più critico è il fatto di essere pretenzioso nell'ovvio, con trama esile e molto zuccherosa. Un film che si può perdere poiché inconsistente
commento di MicliuzCerto non spicca per originalità o colpi di scena memorabili, ma il "messaggio" del film comunque arriva ed alcune immagini restano scolpite nella memoria. Voto 7½
commento di maxpax4567Pretenzioso film, diretto e interpretato da Clooney, non molto originale. Elegante ma freddo
leggi la recensione completa di Furetto60RIDICOLO! Si xchè estremamente pretenzioso ma totalmente incapace di esserne all'altezza. Ho capito fin da subito (a dire il vero l'ho solo immaginato, ma nn troppo), che la bambina altro nn era se nn una reminiscenza. Il problema è che a volte viene il dubbio che nn lo sia e si perde il pathos necessario x restare "collegati" alla trama. Bocciato.
commento di SaleinzuccaGuardare questo film mi ha dato la stessa sensazione di vivere in sala travaglio. Una lentezza siderale. Pretenzioso. Voto: 4
commento di GARIBALDI1975Un filmetto esilissimo con idee inesistenti, derivativo all'eccesso e dove non si salva nulla perché tutto è già visto, già raccontato, e in modo migliore.
leggi la recensione completa di animalerazionale