Regia di Pete Docter, Kemp Powers vedi scheda film
Joe è un insoddisfatto professore di musica delle scuole medie, appassionatissimo di Jazz. Proprio il giorno in cui viene a sapere che potrà realizzare il sogno della vita … muore. Nella disperazione assoluta, cerca di tornare indietro per riprendere la sua vita da dove l’aveva lasciata.
La Pixar non è assolutamente nuova all’utilizzo di questi trucchetti. Non è la prima volta infatti che tenta di raccontare un fatto drammatico, non solo adattandolo al pubblico giovanissimo attraverso l’utilizzo dell’animazione ma soprattutto utilizzando una chiave comica che ne scompone l’effetto drammatico.
A differenza di quanto accaduto con Coco però, il film del 2017 che riprende, almeno in parte, i temi trattati da quest’ultima pellicola, il film di Pete Docter e Kemp Powers manca di quella profondità necessaria ad imprimere temi ed emozioni nell’animo di chi guarda. Soul è superficiale e perbenista, tocca dei temi ma non li affronta mai davvero e finisce per sembrare una brutta copia dei suoi predecessori pur essendo riuscito a toccare l’Academy che anche quest’anno gli ha assegnato l’Oscar.
Un punto a favore per la musica: inserire il jazz in un film d’animazione è un vero tocco di classe, un modo unico per permettere ai più giovani di avvicinarsi ad un genere musicale che non è mai stato apprezzato a dovere.
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