Regia di Pete Docter, Kemp Powers vedi scheda film
Docter e Powers, entrambi in cabina di regia, mescolano temi importanti (il senso della vita) con un’innegabile leggerezza, condendo il tutto con una raffica di trovate visive strabilianti ma finendo col zoppicare proprio sull’eccesso di ambizione dei contenuti.
Insegnante di musica in una scuola media, Joe Gardner (fisiognomicamente, un mix tra Keith Jarrett ed Herbie Hancock, entrambi pianisti come il nostro protagonista) spera di riuscire a fare il grande salto nelle sale da concerto. L'occasione giusta gli capita quando deve rimpiazzare il pianista di una notissima sassofonista jazz. Ma proprio quel giorno, cadendo in un tombino, la sua anima lascia il corpo. Joe farà di tutto per trovarsi tempestivamente sul palco, ma - nell'aldilà - capirà anche molte cose sul senso dell'esistenza. Se sui titoli di testa vedi che c'è la targa Pixar, sai già che andrai sul sicuro. E anche stavolta è così. Pete Docter e Kemp Powers, entrambi in cabina di regia, mescolano temi importanti (il senso della vita) con un'innegabile leggerezza, condendo il tutto con una raffica di trovate visive strabilianti ma finendo col zoppicare proprio sull'eccesso di ambizione dei contenuti.
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Concordo. ambizioso e per questo vuole riempirlo con una girandola di contenuti e di soluzioni visive spesso affastellate. Vuole stupire con effetti speciali, con considerazioni esistenziali, per poi concludere in modo buonista che la felicità è in un pezzo di pizza. Mah...
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