Regia di Gus Van Sant vedi scheda film
Chi è lo squilibrato, Norman Bates o Gus Van Sant? Il motivo per rifare pressochè identico un film di quarant'anni prima (tanto più se è un capolavoro: merita di essere lasciato in pace! E si può solo peggiorare) non esiste, è pura masturbazione di un regista, sì, dotato, ma che il nuovo Hitchcock certo non è. Masturbazione che è l'unica novità in tutta la storia, ricalcata, come si diceva, con lo stampino su quella originale (quella a cui l'H del titolo mancava, se vogliamo trovare un'altra superficiale differenza); quando Bates spia la sua ospite seminuda e comincia a masturbarsi avidamente, bè, si ha proprio la netta sensazione che Van Sant sia completamente uscito di testa. Un inserto gratuito e di una volgarità unica. Bella scelta invece quella del cast, con un tris di attori (Moore, Baker Hall, Macy) curiosamente prelevati in blocco di peso da Boogie Nights di Anderson, dell'anno precedente (il tris tornerà poco dopo in Magnolia, peraltro). Meglio la Heche di Vaughn.
Una ragazza in fuga, con un malloppo rubato di 400mila dollari, ripara in un solitario motel fuori mano. Il gestore è un ragazzo simpatico, ma strano; nella notte la ragazza, unica ospite del motel, viene assassinata. Un investigatore arriva pochi giorni dopo e misteriosamente scompare pure lui. Qual è la soluzione del giallo?
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