Regia di Gary Ross vedi scheda film
Originalissimo ibrido tra fantasy e commedia rosa, ora un po' satirico (con alcune trovate geniali, bisogna ammetterlo), ora un po' moralistico e metaforico, che sembra anche per molti versi un film d'epoca grazie all'uso del bianco e nero nella pellicola. La trama è volutamente inverosimile ed omaggia diversi successi cinematografici come "La rosa purpurea del Cairo" e "Ritorno al futuro", ma ricorda anche le dinamiche di tutti quei tipici filmetti americani comico-romantici che andavano molto in voga negli anni '60. L'intrattenimento non manca (ci sono diversi bei momenti), l'interpretazione degli attori è discreta, la narrazione è simpatica, ma il ritmo è altalenante e tutto appare un po' troppo sconclusionato, in parte inconsistente e talvolta anche ridicolo e un tantino delirante per poter convincere del tutto. L'idea di base in realtà è buona, ma non tanto quanto la messa in scena che pur rivelandosi carina ed intrigante all'inizio, diventa poi gradualmente monotona se non fosse solo per il fatto del bianco e nero che ad un certo punto acquista colore come per simboleggiare il cambiamento e l'evoluzione della vita a Pleasantiville che in realtà è solo l'onirico ed irrealistico habitat dei protagonisti di una telenovela. In definitiva è un film curioso e particolare, ma un po' sopravvalutato.
Prova non eccezionale.
Bravina.
Sufficiente.
Sufficiente.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta