A due adolescenti, fratello e sorella, di una tipica famiglia degli anni Novanta si rompe il televisore e sono quindi costretti a chiamare un tecnico. Ma il tecnico ha dei poteri magici e i due ragazzi finiscono all'interno della loro soap opera preferita "Pleasantiville", ambientata nella città omonima. Ai cittadini essi portano in dono la fantasia dell'imprevisto e la forza dell'amore.
Note
Ross - tra "La rosa purpurea del Cairo" e "Ritorno al futuro" - svela i retroscena dei fonziani "Happy Days", cita Truffaut di "Fahrenheit 451" e scardina, senza pietà, l'aura dorata dentro la quale gli anni Cinquanta hanno immeritatamente (ri)vissuto per lustri. Una lucida vendetta da parte di una vittima del maccartismo (al padre di Ross, sceneggiatore egli stesso, i fanatici dell'anticomunismo rovinarono l'esistenza) a cui, più che la televisione, fa paura - giustamente - il conformismo della conversazione.
La morale di questo film è che nessuno può decidere come dovete vivere.
Spegnere la tivvù e accendere il cervello, altrimenti continuerete a vedere il mondo in bianco e nero, ossia come vogliono loro.
Buona la regia e la sceneggiatura, ottimi gli attori.
Due adolescenti vengono catapultati dentro una sit-com in bianco e nero il cui ventaglio di personaggi copre gli stilemi più comuni del perbenismo americano. Ogni gesto teso a scardinare gli stessi porterà una ventata di colore dentro il mondo patinato di Pleasantville. Buona satira sociale raccontata con toni da commedia.
Un piccolo gioiello di rara intelligenza e profondità. Gli anni '50 non c'entrano assolutamente nulla: attraverso un espediente narrativo, si esplorano gli effetti delle emozioni e della conoscenza sul cambiamento psicologico e sociale. Alcune scene (ad es. il libro d'arte) mi hanno commosso fino alle lacrime. Voto 8.
Un clima magico e surreale attraversa le epoche per riscoprire la differenza tra finzione televisiva e concretezza dei valori della realtà. Garbato e mai banale.
Come fare a pezzi il conformismo americano anni '60 con una storia a metà tra la favola e la commedia. Intelligente e coraggioso, il film di Gary Ross è da applausi
Decisamente originale, bello anche il gioco colori-bianco e nero. Il tema trattato è "pericoloso": sarebbe molto facile cadere nella retorica, ma il regista è riuscito a ridurla al minimo e ad evitare le banalità…
Gli anni cinquanta erano televisivamente in bianco e nero, e noi (ormai “vecchietti”) che vedevamo a colori solo fino al bordo del video, eravamo cosi tremendamente affascinati da quella vita nella scatola, da esserne magicamente contaminati fino a trasformare anche i nostri sogni in rigoroso bianco e nero, al massimo sfumato di grigio e bianco sporco.
E qui la gran botta di… leggi tutto
Originalissimo ibrido tra fantasy e commedia rosa, ora un po' satirico (con alcune trovate geniali, bisogna ammetterlo), ora un po' moralistico e metaforico, che sembra anche per molti versi un film d'epoca grazie all'uso del bianco e nero nella pellicola. La trama è volutamente inverosimile ed omaggia diversi successi cinematografici come "La rosa purpurea del Cairo" e "Ritorno al… leggi tutto
In primo luogo i due ragazzi mi sono antipatici, poi c'è il fatto che essi vengono trasportati in "Pleasantville" tramite un telecomando praticamente distrutto ogni credibilità del film. Durante tutto il film, sembra che ti vogliono prendere sul serio, ma è quasi impossibile data la premessa esagerata. leggi tutto
Quando non è necessario riferirsi ad un futuro più o meno lontano o alla presenza di un potere opprimente per catapultarci in un universo distopico. Quando l'essenza discreta di un potere dispotico si…
Ross sfrutta un espediente da cinema fantasy per sferrare un attacco impietoso al conformismo che permea la società e - di riflesso - la televisione. Come già in La donna perfetta di Frank Oz, da un espediente fantasioso parte una sferzante presa di posizione contro il perbenismo. I due giovani protagonisti vengono catapultati a Pleasantville, un mondo in bianco e nero in cui…
Comincia bene, come una simpatica variante di "Ritorno al futuro", con fantasia e buone idee, e una rispettabile realizzazione tecnica. Mi sono piaciute le tante ideuzze sul passaggio nella serie televisiva e la parodia della realtà idilliaca in essa rappresentata. La scena dove tutti i giocatori fanno sempre canestro mi ha fatto ridere di gusto. E poi la fotografia è notevole, e…
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Commenti (15) vedi tutti
La morale di questo film è che nessuno può decidere come dovete vivere. Spegnere la tivvù e accendere il cervello, altrimenti continuerete a vedere il mondo in bianco e nero, ossia come vogliono loro. Buona la regia e la sceneggiatura, ottimi gli attori.
commento di gruvierazDue adolescenti vengono catapultati dentro una sit-com in bianco e nero il cui ventaglio di personaggi copre gli stilemi più comuni del perbenismo americano. Ogni gesto teso a scardinare gli stessi porterà una ventata di colore dentro il mondo patinato di Pleasantville. Buona satira sociale raccontata con toni da commedia.
leggi la recensione completa di alfatocoferoloUn piccolo gioiello di rara intelligenza e profondità. Gli anni '50 non c'entrano assolutamente nulla: attraverso un espediente narrativo, si esplorano gli effetti delle emozioni e della conoscenza sul cambiamento psicologico e sociale. Alcune scene (ad es. il libro d'arte) mi hanno commosso fino alle lacrime. Voto 8.
commento di ezzo24Gli anni '50 sono stati un'era felice e serena. Anzi no, si stava malissimo, meglio il presente. Ci avete capito qualcosa? Io poco.
leggi la recensione completa di BalivernaPeccato mi sono addormentato spero di rivederlo cm metyo 6
commento di eros7378Un clima magico e surreale attraversa le epoche per riscoprire la differenza tra finzione televisiva e concretezza dei valori della realtà. Garbato e mai banale.
commento di bebabi34La cittadina si va colorando ma tra i fili d'erba verniciati di fresco non vola una mosca.
commento di michelMolto intelligente, una piacevole sorpresa; peccato per il finale insistente e "bonario". 7 1/2
commento di kotrabCome fare a pezzi il conformismo americano anni '60 con una storia a metà tra la favola e la commedia. Intelligente e coraggioso, il film di Gary Ross è da applausi
commento di sonicyouthNn ho e nn misn mai detto d avere film preferiri ma questo c arriva veramente vicino..è un po magico..a parte maguire che nn mi piace
commento di sephirothfilm originale e divertente, insomma…bellissimo.omaggio alle soap anni 60
commento di Dr.LynchUn film che è pura poesia, che mostra con un sorriso e molta ironia gli scheletri nascosti dietro la perfezione anni '50.
commento di florentia violacome rivivere gli anni 50 e sconfiggere l'ipocrisia del maccartismo.
commento di daveperDecisamente originale, bello anche il gioco colori-bianco e nero. Il tema trattato è "pericoloso": sarebbe molto facile cadere nella retorica, ma il regista è riuscito a ridurla al minimo e ad evitare le banalità…
commento di MaryJane