Regia di Giovanni Aloi vedi scheda film
Michela, una giovane ragazza madre che lavora come cameriera sottopagata presso un piccolo albergo a conduzione famigliare, deve giostrarsi a fare in modo di riuscire ad assicurare una vita dignitosa al figlio adolescente, sperando che il suo ex compagno, un allevatore di mucche che l'ha lasciata da anni per una austriaca fisicamente più avvenente, torni a sceglierla come compagna e non solo come oggetto di frettoloso godimento come è solito fare quando passa a trovarla.
Il giorno in cui Michela incrocia la sua grigia esistenza con quella di una matura ma affascinante prostituta, cliente per una notte nell'albergo in cui lavora la nostra, ecco che tra le due nasce spontaneamente una sorta di complicità che poi spinge la donna di mondo a condurla a fare shopping e poi ad introdurla, poco per volta, nel suo mondo delle frequentazioni clandestine di uomini in cerca di piacere.
Michela scopre di essere una donna assai apprezzata, e decide di iniziare segretamente a frequentare i club, le saune e gli altri posti di ritrovo nella vicina Austria, in grado di assicurarle una rendita straordinaria che le permette di cambiare radicalmente il suo tenore di vita.
Ma il paese di Michela è piccolo, la gente curiosa e avvezza a mormorare, oltre che a provare invidia, e la situazione non può che peggiorare, fino a sfiorare lo scandalo in grado di incrinare delicati equilibri familiari, e portare disperazione e angoscia.
Classe 1984, Giovanni Aloi, autore in precedenza di due film a produzione francese come il corto E.t.e.r.n.i.t. e Allons Enfants, torna a dirigere un altro film complesso ed epicentro di tensioni emotive che derivano da situazioni di incertezza e di disperazione.
Questa volta il fulcro della vicenda si confina attorno ad un ambito familiare, o almeno quello che ne resta quando i rapporti tra coniugi si sono trasformati in un mero, meccanico scambio di una prole che si tramuta talvolta in una abituale occasione per non risparmiarsi piccate ripicche o non troppo celate cattiverie gratuite.
Un film che sa tuttavia uscire da questo ambito specifico per affrontare le laide ipocrisie di una società sempre disposta a giudicare in modo preventivo e a pensare male, salvo poi creare emarginazione e ferite morali spesso impossibili da rimarginare.
Insolita ed efficace l'ambientazione nordico-tirolese che fa da sfondo ad una vicenda grigia e tetra legata ad una sopravvivenza che non escluda la salvaguardia di un proprio orgoglio personale e di una dignità lesa da chi non sceglie mai di spiare nel campo del proprio vicino.
Nel cast, solido e abbastanza plausibile, che raduna nomi poco noti, spicca, per intensità e complessità di ruolo, la protagonista Michela, resa credibile ed opportuna dalla brava attrice Cristiana Dell'Anna.
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