Regia di Don Siegel vedi scheda film
Morale del film: non conviene mettersi in casa dei killer troppo zelanti e curiosi. Ma anche per questi ultimi, il consiglio è di farsi gli affari propri. Scherzi a parte, la storia, narrata in flashback di segmento in segmento - ogni personaggio interrogato dai due killer racconta il proprio pezzetto di verità -, è avvincente e tesa, resa ancora più interessante dal fatto che si capisce che sullo sfondo la vicenda non è motivata (almeno per i personaggi del pilota Johnny North e del killer Charlie Strom) soltanto dall'avidità di impadronirsi del denaro, frutto di una rapina. Ma anche questa ricerca gangsteristico-metafisica è destinata a concludersi con uno scacco, come già fu per Giungla d'asfalto e Rapina a mano armata.
Non male: è un peccato che dopo questo film abbia deciso di abbandonare il cinema per la politica. Un peccato per il cinema, ma soprattutto per la politica.
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