Regia di Fuyuhiko Nishi vedi scheda film
Ragazzina spaccone ed esperta di karate viene presa in ostaggio dai "Destroyer", una banda di assassini, che la sua usano come esca per attirare il suo sensei in trappola, un uomo che li ha abbandonati anni prima per abbracciare la vera via del karate non violento.
A prima vista il film pare una fregatura. Il protagonista sembra essere la giovane karateka spaccona impersonata da una convincente (nelle pratiche marziali, un pò meno nella recitazione), che passa il termpo a sfidare e ad atterrare decine di avversari di altre palestre di karate, invece si scopre che il vero eroe è il suo maestro, un specie di Ip man giapponese che ha un conto in sospeso con i "Destroyer", terriibile e temibile banda di killer che, quindici anni prima, aveva abbandonato per intraprendere la vera via del karate. Film che abbonda di scene di lotta ripetute e rallentate ma che insegna, diversamente da "THE KARATE KID - PER VINCERE DOMANI", con Ralph Macchio e Pat Morita, la stessa lezione non violenta sul karate, perché quello non violento e quello che fa sanguinare e uccidere. Qui, però, si parla e si recita poco e si agisce di più, non ci sono né tornei sciolastici, né automobili da incerare, ma lunghe sedute d'allenamento con il sensei e i cattivi sono degli assasini senza scrupoli, i cui nomi sono scritti come se fossero dei mostri guerrieri di un anime robotico. E' anche una severa lezione di vta per la ragazzina che si diverte a fare la bulla, sfidando a sorpresa i suoi coetanei e che, poi, viene presa in ostaggio e umiliata dai "Destroyer", solo perché l'allueva di un loro ex-aggregato che ha rinnegato la loro violenza e il loro sangue. Non un capolavoro, ma come film sulle arti marziali va più che bene.
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