Regia di Bruno Colella vedi scheda film
Un vecchio attore bollito, un giovane autore di teatro, uno strambo impresario e il suo segretario. Sono i 4 protagonisti, ordinari e artefatti, di un film in cui le scene di raccordo, inondate di musica, sono - o almeno sembrano - più lunghe e più numerose, delle scene portanti. Il canovaccio che il regista, sceneggiatore e interprete, Bruno Colella, ha appuntato su un foglietto (impresario erotomane trascina, in piena estate, un giovanetto sprovveduto in un viaggio verso la costiera adriatica) è funzionale ad esasperanti scenette da farsa napoletana di quart’ordine, fotocopiate su pellicola. Dopo il film da “camera”, lo sciagurato cinema italiano si esibisce nel film da “automobile”. Attori con il brio dei manichini in vetrina. Michelle Hunziker si regala il suo superfluo debutto al cinema.
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