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Memory Box

Regia di Joana Hadjithomas, Khalil Joreige vedi scheda film

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claudio1959

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Memory Box

di claudio1959
8 stelle

Memory box film molto ben interpretato da vedere appaga l’occhio.

locandina

Memory Box (2021): locandina

scena

Memory Box (2021): scena

Rim Turki, Manal Issa, Paloma Vauthier

Memory Box (2021): Rim Turki, Manal Issa, Paloma Vauthier

scena

Memory Box (2021): scena

Memory box Francia/Canada 2021 la trama: Alex è una giovane ragazza che vive a Montréal in Canada, la vigilia di Natale e si appresta a festeggiare con la mamma e la nonna in visita. Poco prima di iniziare la cena un corriere espresso recapita una scatola, proveniente da Beirut in Libano città d’origine della mamma di Alex Maia. Alex è molto incuriosita, mantre la nonna preoccupata chiede alla nipote di nascondere in cantina la scatola, per non scoperchiare i ricordi e rovinare il clima di festa. Piano piano Alex leggera’ i diari contenuti nella scatola, ascolterà le audiocassette e le lettere che la madre aveva scritto da ragazza. Beirut era dilaniata da una feroce e divisiva guerra civile, ma quella generazione di ragazzi all’inizio degli anni ottanta desiderava unicamente crescere, maturare, cercare di divertirsi ed al contempo amarsi. La recensione: gran bel film diretto in coppia da Joana Hadjithomas, Khalil Joreige. Sceneggiatura di Gaëlle Macé, Joana Hadjithomas, Khalil Joreige. Fotografia: Josée Deshaies. Musiche di Radwan Ghazi Moumneh, Charbel Haber, con inoltre le più belle canzoni pop degli anni ottanta. Produzione: CAROLE SCOTTA, GEORGES SCHOUCAIR, CHRISTIAN EID, BARBARA LETELLIER, LUC DÉRY, KIM MCCRAW, JASMYRH LEMOINE PER HAUT ET COURT, ABBOUT PRODUCTIONS, MICRO_SCOPE Distribuito in Italia da MOVIES INSPIRED (2022). Un tenerissimo e commovente viaggio in una memoria ormai lontana nel tempo e sopita dal tempo passato. Un melodramma al femminile che appassiona, con una sottile nostalgia canaglia, che ci narra di episodi appartenuti ad un altro passato, ad un’altra esistenza. Molto ben riuscito emotivamente e psicologicamente. Un film che carbura con lentezza, ma cresce poi in modo esponenziale, dopo aver scoperchiato la “Scatola della memoria”, con tutti i suoi segreti. La guerra civile libanese fa da sfondo, in un frastagliato percorso di analisi e psicanalisi, con traumi rimossi e ricordi che riaffiorano, in persone che hanno sofferto, ognuno a modo proprio le brutte esperienze subite. I personaggi femminili sono molto ben costruiti e descritti, con generazioni diverse di donne tra un doloroso passato ed un presente di calma dopo la tempesta emotiva. Realtà, finzione e fantasia si intersecano in un raffinato fil rouge. Un cinema capace di regalare allo spettatore scene memorabili in cui le fotografie di animano e vivono di luce propria. Gli spunti visivi sono deliziosi ed appagano l’occhio. Il cinema mondiale ci ha donato tante situazioni viste e riviste, ma finalmente con “Memory box” abbiamo un cinema originale ed alternativo. La bellezza della settima arte è proprio quella che nonostante tutto c’è sempre uno stile nuovo da scoprire e qualcosa da inventare, basta un po’ di fantasia e voglia di sperimentare nuovi linguaggi cinematografici. Attori: Rim Turkhi - Maia adulta, Manal Issa - Maia negli anni Ottanta, Paloma Vauthier - Alex, Clémence Sabbagh - Téta, Hassan Akil - Raja, Isabelle Zighondi

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