Regia di Luigi Faccini vedi scheda film
Cinque ragazzi girovagano una notte per la periferia romana su un vecchio furgone tappezzato di colorati graffiti “giamaicani”. Sono quelli che una volta Pasolini chiamava “ragazzi di borgata”, chiassosi, guasconi, senza una prospettiva, tranne cercar di capire il perché della fine di un amico, morto carbonizzato nell’incendio di un centro sociale. Dopo tanti anni di frequentazione i ragazzi si conoscono solo per nome; l’unico cognome conosciuto è quello del morto, ma quella notte riescono per la prima volta a parlarsi. Un film ispirato a una storia vera, accaduta a Roma nel 1991, che Luigi Faccini dirige con naturalezza e grande senso del racconto quando si concentra sui ragazzi - anche non professionisti che si muovono bene all’interno del film - un po’ meno quando prova ad allargare il campo al mondo circostante.
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