Regia di Goran Paskaljevic vedi scheda film
Pascaljevic riparte da Kusturica, il maggiore cineasta balcanico, da cui riprende il tono grottesco derivato da una costante dialettica fra scherzo e tragedia, per allestire una vera e propria allegoria della guerra civile che ha dilaniato la Jugoslavia negli anni 90. Film rapsodico, in cui le vicende si susseguono a blocchi e talora si incatenano. Film di conflitti, di gocce che fanno traboccare il vaso, di provocazioni finite nel sangue, di antiche remore capaci di innescare una spirale di vendette e contro-vendette, di inezie ed equivoci che scatenano esplosioni rovinose, di pazzi esaltati e deliranti, di sceneggiate patetiche. Pare di trovarsi in trincea e invece siamo a Belgrado.
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