Boris è un pugile che dopo aver perso il treno vaga nella città nella speranza di tornare a casa. Mane che, appena sbarcato dall'estero, è deciso a tornare al suo paese natìo, Ana che seduce i passeggeri dell'autobus che prende ogni mattina. E poi c'è Kosta, Natalia e tutti gli altri che credono di avere in pugno la loro vita, ma, in realtà, sono tutti vittime.
Note
Paskaljevic sa mostarci lucidamente il suo paese, la guerra già finita, e quella che sarebbe arrivata, quella che continua... Basta un incidente per scatenare una catena di contraccolpi che nessuno sa fermare. Tutti ci hanno fatto l'abitudine, nessuno riesce a star fuori dal dolore, facendolo o subendolo. Maledizione antropologica, rabbia che viene da lontano, piccoli risentimenti quotidiani. Alla fine, l'attore del Cabaret Balkan beve, perfidamente alla nostra salute. Un film durissimo, sarcastico, insostenibile, giusto.
Brutale ritratto del buco nero conseguente al lungo conflitto balcanico. Molto sulle righe, ma spiazzante nelle esplosioni di violenza simboleggianti il mood tormentanto della Jugoslavia.
Film nero, che non lascia filtrare nemmeno un raggio di luce. Il messaggio è totalmente negativo, non c'è spazio per la speranza. Da visionare con attenzione
«I Balcani sono una polveriera, sono il buco del culo di questo pianeta, e in questo momento tu sei su un'emorroide, un'emorroide che butta sangue.» Belgrado, seconda metà degli anni 90. Mane, dopo un lustro passato all'estero, torna in città con l'obiettivo di rivedere Natalia, la donna che aveva abbandonato per partire; Alexander, un ragazzo senza patente, tampona… leggi tutto
Il lato più disperato e senza punti di riferimento della terra balcanica. A differenza di Kusturica, che si gioca gli aspetti grotteschi anche (ma non solo) sotto una luce di follia e di nonsense, Paskaljevic usa il grottesco come specchio di uno smarrimento dilagante, in un popolo che non capisce più da dove viene e dove sta andando a finire (e non è solo un modo di dire).… leggi tutto
"I Balcani sono il buco del culo del mondo e noi stiamo sulle emorroidi", afferma uno dei tanti individui da pattumiera che popolano questo film straordinario, crudo e potente dello slavo Goran Paskaljevic, autore anche del copione con Dejan Dukovski. La polveriera del titolo sono gli stessi Balcani, nei quali una fauna umana abominevole incrocia i propri tragici destini alternando il ruolo del…
«I Balcani sono una polveriera, sono il buco del culo di questo pianeta, e in questo momento tu sei su un'emorroide, un'emorroide che butta sangue.» Belgrado, seconda metà degli anni 90. Mane, dopo un lustro passato all'estero, torna in città con l'obiettivo di rivedere Natalia, la donna che aveva abbandonato per partire; Alexander, un ragazzo senza patente, tampona…
Hanno finalmente catturato il boia dei balcani, ma la notizia, più che rallegrarmi, mi fa tornare in mente quanto orrore provammo in quei tempi a vedere ciò che succedeva in quelle regioni tanto…
Il lato più disperato e senza punti di riferimento della terra balcanica. A differenza di Kusturica, che si gioca gli aspetti grotteschi anche (ma non solo) sotto una luce di follia e di nonsense, Paskaljevic usa il grottesco come specchio di uno smarrimento dilagante, in un popolo che non capisce più da dove viene e dove sta andando a finire (e non è solo un modo di dire).…
Pascaljevic riparte da Kusturica, il maggiore cineasta balcanico, da cui riprende il tono grottesco derivato da una costante dialettica fra scherzo e tragedia, per allestire una vera e propria allegoria della guerra civile che ha dilaniato la Jugoslavia negli anni 90. Film rapsodico, in cui le vicende si susseguono a blocchi e talora si incatenano. Film di conflitti, di gocce che fanno…
94 minuti di colpi bassi, un film che si vede e si sente dentro. Una storia peggiore dell'altra, con un branco di losers in una città che sembra un girone dell'inferno dantesco e dove non c'è speranza e nessuno si può salvare. Un film intensamente nichilista, reale, sincero e che resta impersso nella mente.
Al Cabaret Balkan, un attore ci avverte che ne vedremo delle belle. Saranno brutte, bruttissime. Un buon film che viene da un margine sanguinante. Un groviglio raggrumato di storie e facce. In una notte, a Belgrado, tutte le violenze e sofferenze insieme. Mane torna dall’estero, il tassista fuma, lui gli dice che il fumo uccide. Risposta: "Qui tutto uccide". Un altro personaggio: "I Balcani…
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Commenti (5) vedi tutti
Brutale ritratto del buco nero conseguente al lungo conflitto balcanico. Molto sulle righe, ma spiazzante nelle esplosioni di violenza simboleggianti il mood tormentanto della Jugoslavia.
commento di Stefano Lmolto bello con attori molto bravi
commento di wang yu4/10
commento di alex77Film nero, che non lascia filtrare nemmeno un raggio di luce. Il messaggio è totalmente negativo, non c'è spazio per la speranza. Da visionare con attenzione
commento di sonicyouthUn film molto violento , un vero pugno nello stomaco dove nessuno si salva e ognuno è carnefice dell'altro. Un film che non lascia nessuna speranza.
commento di florentia viola