Regia di Enzo Monteleone vedi scheda film
Liberamente ispirato alla incredibile storia di Horst Fantazzini (Stefano Accorsi), il "rapinatore galante" - figlio di un celebre anarchico (Francesco Guccini) - che negli anni settanta mise a segno un cospicuo numero di rapine nel nord d'Italia, fuggì un'infinità di volte dalle carceri dove veniva recluso e conobbe il suo clou il giorno in cui prese in ostaggio due secondini durante l'ennesimo tentativo di fuga. Il film di Monteleone, che nelle vesti di regista sembra prediligere le ricostruzioni biografiche (il film precedente era La vera vita di Antonio H., ispirato alla vera storia di Alessandro Haber), si sofferma soprattutto su quest'ultima saga delle "gesta" di Fantazzini. La tecnica cinematografica c'è, gli attori servono degnamente il copione ma la struttura complessiva del film non soddisfa i palati di chi si aspetterebbe la tensione di Quel pomeriggio di un giorno da cani. Al copione ha collaborato di Angelo Orlando. Guccini, ancora una volta (dopo Radiofreccia e Musica per vecchi animali) sembra perdere quel naturale istrionismo che mostra durante i concerti: il cinema non è per lui.
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