Regia di Enzo Monteleone vedi scheda film
Secondo film di Monteleone (in precedenza sceneggiatore per Salvatores, Mazzacurati ed altri), secondo bel colpo: dopo La vera vita di Antonio H., one man show per Haber, questa volta il regista padovano decide di mettere in scena la vera vita di Horst Fantazzini, tutt'altro tipo di personaggio, così come descritta nella sua autobiografia. Rapinatore fuori dagli schemi, non fece mai parte di una banda e rubava cifre irrisorie, necessarie solamente per sè stesso e la sua donna; utilizzava armi giocattolo ed usava slogan accattivanti come 'E' più criminale fondare una banca che rapinarla' (Brecht): cosa chiedere di più? La vita di Fantazzini aspettava solo di essere tradotta su pellicola ed in particolare Monteleone si sofferma sulla tentata evasione del '73, conclusasi con una sparatoria crudele ed inumana degli agenti di polizia, accanitisi tutti contro di lui, una mattanza contro un uomo indifeso ed ormai disarmato. Scelta coraggiosa, quella di rappresentare questa scena: che la polizia italiana ne esca davvero male è inevitabile, ma del resto è ormai noto a tutti che è questa la realtà di uno Stato in cui difesa e ordine sono in mano anche a maneschi fascisti esaltati dalla pistola facile, strafottentemente certi della propria impunità. Dispiace per il cane, che nel finale si becca i proiettili probabilmente mortali per Fantazzini: anche questa è storia vera e contribuisce al pathos del film, davvero altissimo nelle scene conclusive. La cosa più sorprendente di tutte, ad ogni modo, è che Accorsi se la cava da protagonista: non sempre perfetto, ma credibile quanto basta per portare a termine il film senza sfigurare. 6,5/10.
Horst Fantazzini, rapinatore gentiluomo, ruba solo piccole somme e non usa mai armi vere; finito però in carcere, tenta l'evasione, tenendo in ostaggio due guardie. La polizia italiana, appena lo riduce solo e in condizione di non potersi più difendere, anzichè bloccarlo ed arrestarlo lo crivella di colpi con una ferocia inaudita; miracolosamente Fantazzini si salva.
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