Regia di Eduardo De Filippo vedi scheda film
Calogero è molto geloso della moglie Marta. Questa, scelta dal mago Marvuglia durante un suo spettacolo per il numero della sparizione, ne approfitta per... sparire davvero. Calogero, non accettando la fuga della donna, tiene con sè la scatola di quel numero magico convinto che lei sia ancora lì dentro.
Questa commedia, scritta nel 1948, non ebbe inizialmente la giusta accoglienza dal pubblico; è Eduardo De Filippo in persona, l’autore del testo, a spiegarcelo nei minuti iniziali in un monologo a favore di camera. Una volta messi in chiaro il sottotesto critico di una certa borghesia e più in generale la natura e le finalità dell’opera, comincia la recita vera e propria. Si tratta naturalmente di teatro filmato, con ben poche differenze rispetto alla rappresentazione sul palcoscenico, sebbene vengano utilizzati cambi di scenografie e di costumi, stacchi di montaggio e movimenti di camera che naturalmente non competono all’espressione teatrale. Lo stesso Eduardo, che è chiaramente anche il regista del lavoro per la televisione di Stato, interpreta il ruolo centrale del mago Marvuglia, e nel resto del cast troviamo fra gli altri Giancarlo Sbragia, Maria Fiore, Luisa Conte, Enzo Cannavale, Hilde Renzi e, in una particina, c’è anche il giovane Lando Buzzanca. La grande magia non è fra i titoli maggiormente famosi di Eduardo, ma rimane comunque un’opera di notevole impatto e, in questa versione, accuratamente disposta in scena, con tutti i limiti imposti dall’ibrido fra teatro e tv. 4/10.
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